27 agosto 2025
Aggiornato 16:00
Speciale Sadi a Torino

Al via i saldi estivi di fine stagione, a Torino si parte sabato 2 luglio 2016

Con la crisi sono molti i torinesi che aspettano gli sconti dei vari negozi per fare quelle compere tanto attese. Quest’anno il periodo stabilito con ordinanza comunale va da sabato 2 luglio e fine a quasi fine agosto.

TORINO - L’estate è ormai arrivata da qualche giorno e come è tradizione inizia anche il periodo dei saldi di fine stagione. Con la crisi sono molti i torinesi che aspettano gli sconti dei vari negozi per fare quelle compere tanto attese. Quest’anno il periodo stabilito con ordinanza comunale va da sabato 2 luglio e fine a quasi fine agosto.

Trasparenza e tutela dei consumatori
A Torino, i negozi che effettuano i saldi, devono obbligatoriamente esporre copia dell’informativa per i consumatori con le dieci regole osservate per i saldi di fine stagione. In caso di violazione di tali disposizioni il consumatore potrà rivolgersi alla polizia municipale. Di seguito le dieci regole a tutela dei consumatori:

  • Nelle vendite di fine stagione deve essere esposto obbligatoriamente:

il prezzo normale di vendita iniziale;
lo sconto o il ribasso espresso in percentuale;
il prezzo di vendita praticato a seguito dello sconto o ribasso;

  • E’ vietato all’operatore commerciale indicare prezzi ulteriori e diversi rispetto a quanto previsto dal punto 1.
  • I messaggi pubblicitari relativi alle vendite di fine stagione devono essere presentati, anche graficamente, in modo non ingannevole per il consumatore.
  • Tutte le comunicazioni pubblicitarie relative alle vendite di fine stagione devono indicare la durata esatta della vendita stessa.
  • L'operatore commerciale ha l'obbligo di fornire informazioni veritiere relativamente agli sconti o ai ribassi praticati, tanto nelle comunicazioni pubblicitarie, quanto nella indicazione dei prezzi nei locali di vendita.
  • L'operatore commerciale deve essere in grado di dimostrare la veridicità delle informazioni fornite agli organi di controllo.
  • Le merci oggetto delle vendite di fine stagione devono essere fisicamente separate in modo chiaro e inequivoco da quelle eventualmente poste in vendita alle condizioni ordinarie. Qualora la separazione non sia possibile, l'operatore commerciale deve indicare, con cartelli o altri mezzi idonei, le merci che non sono oggetto delle vendite di fine stagione, sempre che ciò possa essere fatto in modo inequivoco e non ingannevole per il consumatore. In caso contrario, non possono essere poste in vendita merci a condizioni ordinarie.
  • Le merci oggetto delle vendite di fine stagione devono essere vendute ai compratori secondo l'ordine cronologico delle richieste, senza limitazioni di quantità e senza abbinamenti con altre merci, fino all'esaurimento delle scorte. L'eventuale esaurimento delle scorte di taluni prodotti deve essere portato a conoscenza del pubblico con avviso ben visibile.
  • Nel corso di vendite di fine stagione il rivenditore è comunque tenuto a sostituire i prodotti difettosi o a rimborsarne il prezzo pagato.
  • Nelle vendite di fine stagione è vietato l'uso della dizione "vendite fallimentari" come pure ogni riferimento a fallimenti, procedure esecutive, individuali o concorsuali, e simili, anche come termine di paragone.

Codacons: «Per i saldi cauto ottimismo»
Non si sbilancia il Codacons prima dell’inizio dei saldi di fine stagione. «Si registra un cauto ottimismo e una stabilità nella propensione alla spesa rispetto allo scorso anno», dice il presidente Carlo Rienzi. E sulla corsa all’acquisto che caratterizzava l’inizio dei ribassi qualche anno fa? «Anche su quello non ci sarà alcuna impennata delle vendite né corsa all’acquisto, e la spesa media degli italiani sarà in linea con quella del 2015, con uno scontrino medio che si attesterà attorno ai 67 euro procapite».