La Credenza di San Maurizio Canavese
Individuabile tra le due o tre migliori tavole presenti sul territorio che congiunge il Canavese con la cintura torinese: è La Credenza di Giovanni Grasso e Igor Macchia
SAN MAURIZIO CANAVESE - Mezzoretta da Ivrea, mezzoretta anche se provenite dal centro Torino. In ogni caso il riferimento sarà l'Aeroporto di Caselle, a due passi da San Maurizio Canavese, dove ormai da oltre 20 anni la coppia di cucina Grasso/Macchia mette in sala e in tavola una delle migliori cucine piemontesi, termine che va però inteso solo geograficamente, perché questa proposta di cucina si va progressivamente sganciando dal peso delle ricette tradizionali, cercando - e trovando - strade diverse per arrivare al centro del Gusto.
LA CREDENZA - Il locale si rivela subito sorprendente, perché l'edificio che lo custodisce non è per nulla opulento, mentre appena entrati ci si rende conto che qui la personalità dell'arredamento, dei colori, dei materiali e dei tessuti non è considerato un aspetto secondario alla cucina. A scelta: saletta defilata e illuminata con discrezione o sala principale dominata dalla dolcezza dei toni chiari del legno e rischiarata naturalmente dal sole che penetra con i suoi raggi che attraversano le vetrate, vetrate che filtrano lo sguardo su un piccolo giardino dal vago gusto orientale.
TECNOLOGIA E BUON GUSTO - Sia in cucina che in sala, qui la tecnologia applicabile alla ristorazione segue il passo con gli strumenti più moderni, o addirittura avanguardisti. Evidente, per esempio, la carta dei vini consultabile su tablet, così come gli spillatori di vini pregiati, che vengono serviti anche al calice, senza che abbiano subito alterazioni, anche se già stappati da giorni, grazie agli speciali armadietti che conservano il vino proteggendolo dall'ossidazione che subirebbe in caso di contatto con l'aria.
PRIMA DI TUTTO LA CUCINA - E' chiaro, al ristorante si va per mangiare, ma qui gli elementi di interesse che precedono il rito della tavola sono talmente tanti che si rischia di perdersi, passando da un bagno toilette abbastanza fuori dagli schemi, e poi, come si diceva, guardandosi intorno, tra una sala e l'altra, fino a concedersi -nelle belle giornate- un ricco aperitivo in giardino. Si, più che un pranzo o una cena si tratta di un momento di importanza superiore, da sottolineare : una festa da concedersi periodicamente, in un locale giustamente premiato da parecchi anni con una stella Michelin.
LA CUCINA - L'equipe di cucina, che oltre ai due soci-chef si avvale della consolidata esperienza della chef pasticcera Chiara Patracchini, si impegna da oltre tre lustri nella ricerca di ricette che siano originali quanto buone, una concezione di cucina che necessita di materie prime non solo piemontesi, come ovviamente tutto il pescato, che tuttavia arriva freschissimo qui, come ormai un po' ovunque in Piemonte.
QUANTO COSTA ? - Quando tutto quanto tende all'eccellenza la domanda sorge spontanea ... ma quanto costerà tutto ciò? Beh, un pranzo o una cena qui a La Credenza va inteso come un evento particolare, non una consuetudine da archiviare in fretta, ma bensì come una giornata da ricordare, così come le immagini di questi piatti, eloquenti, e quindi bisognerà prevedere una spesa media congrua e coerente, che si collocherà tra i 75 e i 90 euro, a seconda di quanto si vorrà "abusare" dello spillatore dei vini.
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