29 marzo 2024
Aggiornato 13:30
Calcio italiano

Agnelli: «Juve avanti con Allegri. Inchiesta plusvalenze? Sono sereno»

Così il numero uno del club bianconero: «Ceferin ha pensato a una questione personale ma non lo è. Per una battaglia giuridica così servono le spalle larghe, i club invece si sono spaventati»

Il Presidente della Juventus, Andrea Agnelli
Il Presidente della Juventus, Andrea Agnelli Foto: Matteo Bazzi ANSA

«Presidenza Juve? Non passa anno che non si parli del mio futuro alla Juve, questi rumors li hanno ascoltati in tanti: da Blatter e Platini, oggi abbiamo Ceferin e Casini. L'unico che c'è sempre è Tebas, forse è lui che li mette in giro. Io sono molto sereno non faccio caso a questi rumors, so quello che stiamo facendo e che mi sto divertendo. Un bilancio dopo 12 anni di presidenza? Non mi piace fare bilanci sportivi. Se uno fa sport è sempre concentrato sulla prossima gara». Lo ha detto il presidente della Juventus, Andrea Agnelli intervenendo alla giornata di sport «Il Foglio a San Siro».

Avanti con Allegri: «Max ha riportato solidità, con lui abbiamo un progetto di lungo periodo. Sappiamo con tutto lo staff cosa vogliamo ottenere, sappiamo che sarebbe stato difficile quest'anno ma avere qualche rimpianto per non poter vincere lo scudetto è di buon auspicio per il futuro. Quest'anno abbiamo avuto tanti momenti negativi ma certo quella partita con l'Inter oggi ci avrebbe messo a pari punti con loro mentre i giudizi sono stati decisamente diversi».

«Dybala? Risorse limitate, bisogna scegliere»

Sullo scudetto: «Lo scudetto tra Inter e Milan? Spero in un suicidio collettivo e noi vinciamo 4 partite di fila. In 4 partite può succedere di tutto». «Dybala? E' un grande giocatore, ma certe decisioni sono figlie del momento. A dicembre avrei detto che era impossibile avere Vlahovic a gennaio, le risorse sono limitate e bisogna scegliere dove investire. Abbiamo un aspetto anche di ringiovanimento, avendo investito su Dusan, De Ligt, Chiesa, Locatelli. Le parole di Maurizio Arrivabene non posso che riconfermarle e fare una offerta a Paulo non consona al suo livello non sarebbe stato corretto».

«Bonucci e Chiellini? Ora devono essere concentrati sul chiudere bene la stagione, subito dopo faremo tutte le riflessioni del caso con Giorgio. Lui un posto in società ce l'ha già, deve solo decidere quando. Leo invece resta con noi», ha detto. Anche «Del Piero è sempre benvenuto alla Juve, ora è felice a Los Angeles. Entrare in società vuol dire cambiare proprio il suo stile di vita».

Un commento anche sull'inchiesta plusvalenze: «È stato un anno complicato, ma come abbiamo rispetto per tutti gli organi inquirenti pretendiamo altrettanto. Siamo fiduciosi che l'operato della società sia stato corretto». E ha aggiunto: «Torniamo semmai a come certe notizie vengono commentate in certi momenti e come lo sono in altri».

Complimenti a Marotta e infine sullo stadio di San Siro: «Ha fatto il suo tempo. È stato sacrificato il Wembley in nome del nuovo Wembley. L'Italia avrà sempre bisogno di uno stadio da oltre 60 mila spettatori. È da valutare se a Milano o Roma ma uno stadio come questo è antifunzionale per qualsiasi attività. Sarei per uno stadio destinato solo alla Nazionale, molto identitario».

Venezia esonera Zanetti squadra al tecnico della Primavera Soncin

Si chiude a quattro giornate dalla fine del campionato e dopo otto sconfitte consecutive l'avventura di Paolo Zanetti alla guida del Venezia. Il club lagunare ha infatti deciso di sollevarlo dall'incarico affidando la squadra al tecnico della primavera Andrea Soncin.. La decisione dell'esonero è stata già comunicata alla squadra, con la società che prova in questo modo a dare una scossa all'ambiente per il finale di stagione. Il Venezia è attualmente all'ultimo posto in classifica con 22 punti e dovrà affrontare Juventus, la Salernitana nel recupero della 20^ giornata, il Bologna, la Roma e il Cagliari. Zanetti nello scorso campionato di Serie B aveva centrato, al primo anno sulla panchina dei veneti, una storica promozione in Serie A che mancava da diciannove anni eliminando ai playoff Chievo Verona, Lecce e Cittadella.