19 aprile 2024
Aggiornato 01:00
MotoGP

Marc Marquez ammette: «Tornare a Jerez fu un errore»

Il pilota spagnolo della Honda: «Mi fidavo dei medici, perché sono sì coraggioso, ma non incosciente. Quando tornerò dovrò essere al 100%»

Marc Marquez
Marc Marquez Foto: Honda HRC

«Tornare a Jerez è stato un errore». Marc Marquez ha ammesso che quel tentativo di ritorno dopo l'incidente ad inizio stagione è stata una operazione sbagliata che gli ha causato non solo la perdita dell'intero Mondiale 2020 ma, dopo la terza operazione alla quale è stato sottoposto due giorni fa all'Hospital Ruber International di Madrid, anche la prima parte della prossima stagione.

In un'intervista al canale spagnolo di Dazn, registrata prima del terzo intervento Marquez si è preso la colpa di avere accelerato il rientro, ma ha scaricando la responsabilità della sua decisione sui dottori che, dopo l'operazione alla clinica Dexeus di Barcellona del 21 luglio, gli avevano garantito di poter tornare in sella: il dottor Xavier Mir che lo aveva operato per poi rioperarlo il 3 agosto dopo la rottura della placca, e il dottor Angel Charte, che in qualità di capo del servizio medico della Dorna non si è a sua volta opposto a un rientro che per tutti era estremamente azzardato.

«Quest'anno mi ha insegnato molte cose» racconta Marc. «La prima, che il tentativo di tornare dopo l'infortunio è stato precipitoso. Mi sono rotto la placca in casa, aprendo una porta scorrevole per uscire in giardino, però la placca non si è rotta in quel momento, ma è stata la conseguenza di tutto lo stress che ha subìto a Jerez. Provare a tornare a Jerez è stato un errore».

Risalire in sella per Marquez non sarebbe stato un azzardo: «Sono andato a Jerez con la tranquillità che la placca avrebbe retto perché mi avevano detto così. Sono coraggioso ma non un incosciente. Se mi avessero detto che la placca si poteva rompere, non sarei salito su una moto che va a 300 km/h» spiega.

Nell'intervista, Marquez sognava ancora di tornare in pista in tempo per i test invernali e poi la prima gara del Mondiale del 28 marzo in Qatar. «Quando tornerò dovrò essere al 100% e il mio corpo dovrà essere pronto ad affrontare gli stessi rischi di sempre, perché questo è il mio Dna, quello che mi ha portato dove sono e a ottenere quello che ho ottenuto. Oggi peso 61 chili, mentre normalmente ne peso 65, ho perso tutto il muscolo» conclude Marquez.