Mancini: «Juve favorita per lo scudetto, poi Napoli e Inter. Balotelli? Non posso più farci niente»
Così il ct della Nazionale, Roberto Mancini, che fa le carte al campionato in una lunga intervista alla Gazzetta dello Sport
ROMA - «La Juve in assoluto è la più forte, non dimentichiamo che vince da otto anni e si è pure rinforzata: anche l'Inter, ma la Juve non è stata ferma. E come vice Juve vedo pericoloso il Napoli: ha gli stessi giocatori che ormai giocano insieme da anni, mentre l'Inter ne ha già cambiati 4-5 e perde giocatori importanti come Icardi e Perisic. Andrà valutata dopo un po' di tempo, ma di sicuro sta migliorando. Per ora metto in fila Juve, Napoli e Inter». Così il ct della Nazionale, Roberto Mancini, che fa le carte al campionato in una lunga intervista alla Gazzetta dello Sport.
A settembre due match contro Armenia e Finlandia
La sua Nazionale si ritroverà a Coverciano ai primi di settembre per i due match contro Armenia e Finlandia. Sui giovani che rappresentano il nuovo volto dell'Italia dice: «E' fondamentale che i ragazzi giochino, tutti: se poi qualcuno ha la fortuna di farlo anche in Europa, tanto meglio. Quello che conta davvero è che nel frattempo siano diventati pilastri delle proprie squadre: due anni fa non lo erano, oggi sì. Questo li deve far maturare».
Balotelli? Non posso più farci niente
Infine Balotelli: «Il paradosso è che a 29 anni, e per il secondo anno di fila, a meno di dieci giorni dall'inizio del campionato non avesse ancora la certezza assoluta di una squadra. Non ha fatto una preparazione, non si è allenato regolarmente: deve riflettere, non è normale. Il Brescia? Non era questione di Italia o di Brasile, ma di trovare una squadra, finalmente. E se sarà una buona soluzione non dipenderà dal Brescia, ma da lui: magari giocando più vicino a casa si sentirà più tranquillo, ma non basterà. Io gli voglio bene, ma per lui non posso fare più niente: deve pensare che è nel pieno della sua carriera e che ha ancora tanto da dare. Se vuole».
Il caso Dybala
Chiosa finale sulla situazione Icardi, il cui futuro si sta facendo sempre più enigmatico: «E' un giocatore che garantisce 20-25 gol all'anno: a me spiace per lui e spero che questa situazione si risolva presto. Non so se sarà beato chi lo prenderà, ma so che è giovane e può ancora migliorare. Scambio con Dybala? Quando volevo Dybala, che per me è un grande giocatore, li vedevo perfetti per giocare insieme», ha concluso.
A De Rossi maglia numero 7 in Libertadores
Daniele De Rossi, in occasione del suo debutto in Coppa Libertadores con il Boca Juniors, indosserà la maglia numero 7 di Cristian Pavon e non la 16 tradizionale. Questo perché il Boca ha dato in prestito Cristian Pavon ai Los Angeles Galaxy e per le regole della Conmebol dovrà indossare il numero che aveva Pavon, cioè il 7. Il Boca Juniors scenderà in campo il 21 agosto a Quito nell'andata dei quarti di finale.
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