29 marzo 2024
Aggiornato 14:30
Formula 1

In Ferrari si lavora anche a Natale: ecco su cosa

Gli ingegneri di Maranello stanno sfruttando l'anticipo accumulato sui rivali nel progetto della nuova monoposto per risolvere i suoi residui problemi

Il team principal della Ferrari, Maurizio Arrivabene, il presidente Sergio Marchionne e il direttore tecnico Mattia Binotto alla festa di Natale
Il team principal della Ferrari, Maurizio Arrivabene, il presidente Sergio Marchionne e il direttore tecnico Mattia Binotto alla festa di Natale Foto: Ferrari

MARANELLO – Per essendo tutto vestito di rosso e con la barba e i capelli brizzolati, Maurizio Arrivabene non può proprio essere scambiato per un Babbo Natale. Tutto al contrario, anzi: secondo quanto lui stesso ha dichiarato, le festività di questi giorni sono le meno amate dell'anno da parte del team principal della Ferrari. «Fosse per me non mi prenderei nemmeno le ferie – ha confessato al sito specializzato tedesco Motorsport Total – Non amo stare seduto a tavola per ore, costretto a parlare e ad essere gentile con le altre persone. Devo farlo, ma non mi piace». Al di là delle vicende private di famiglia, però, c'è un altro motivo per il quale il numero uno sportivo di Maranello farebbe volentieri a meno del 25 dicembre: da buon bresciano, con un carattere concreto e pragmatico, infatti, preferisce sfruttare ogni momento disponibile per lavorare pancia a terra, inseguendo il difficile obiettivo dell'aggancio alla rivale Mercedes. «In Formula 1 non ci si ferma praticamente mai – prosegue Arrivabene – Siamo sempre al lavoro, in modo particolare quando bisogna recuperare uno svantaggio. Quindi, la pausa natalizia della squadra non sarà comunque così lunga...».

Vantaggio da non sprecare
Ed è proprio per questa ragione che, a parte qualche meritato giorno di festa concesso agli uomini in rosso, che lo stanno trascorrendo con quelle famiglie che sono costretti a trascurare durante l'anno a causa delle lunghe trasferte per i Gran Premi, fin da domani la Gestione sportiva ritornerà operativa a pieno regime. È vero infatti che il Cavallino rampante è stato il primo team a produrre il prototipo di telaio 2018, e a sottoporlo al crash test obbligatorio per regolamento, ma l'anticipo accumulato nei confronti delle scuderie avversarie non va scialacquato: anzi, va sfruttato fino all'ultimo istante utile, per concentrarsi sullo sviluppo di quegli elementi della vettura che ancora causano qualche grattacapo agli ingegneri.

Nuove regole, vecchi problemi
Quella uscita dai computer dei progettisti (che, in attesa di conoscere il nome ufficiale, l'hanno battezzata semplicemente con il codice interno numero 669), infatti, sembra la perfetta erede della progenitrice SF70H: una monoposto competitiva, nonostante i tanti errori che strada facendo hanno condizionato la corsa all'ultimo Mondiale, caratterizzata da numerosi punti di forza che sono stati mantenuti e riconfermati. A partire dalla distribuzione dei pesi, frutto del passo più corto dell'agile auto italiana, che è rimasta efficace nonostante la forzata introduzione dell'ingombrante Halo, la gabbia di sicurezza intorno alla testa del pilota. Restano però purtroppo anche quei talloni d'Achille che la macchina ha manifestato, e che l'hanno frenata al punto da farla finire dietro alla Freccia d'argento: primo fra tutti l'affidabilità del motore. Ora che il regolamento ne attribuisce solamente tre all'anno per ogni pilota, ciascuno dovrà durare per ben sette Gran Premi: una distanza che, per ora, nelle prove al banco i propulsori Ferrari, e in particolare i turbo, non sembrano riuscire a raggiungere senza rompersi. E poi c'è l'incognita di un'altra regola introdotta in extremis dalla Federazione, appena due settimane fa, per dare un giro di vite ai trucchetti che permettevano di abbassare l'altezza da terra in curva. Per adeguarsi, i tecnici di Maranello hanno dovuto modificare la geometria della sospensione anteriore, con il risultato che nei curvoni veloci l'efficacia meccanica della monoposto risulta ridotta. Ma questo è un problema che non riguarda solo la Rossa...