15 ottobre 2025
Aggiornato 01:30
Calcio | Nazionale

Uefa, ufficiale il no al Milan ma resta uno spiraglio aperto

È arrivata la risposta della Camera Investigativa del CFCB alla richiesta del Milan di aderire al voluntary agreement. Nuovo monitoraggio nel 2018.

Il logo Uefa
Il logo Uefa Foto: ANSA

MILANO - La risposta tanto attesa è finalmente arrivata, ma non ha portato con sè la graditissima sorpresa che in fondo in fondo qualcuno in via Aldo Rossi sperava di trovare. «La Camera Investigativa dell'indipendente Organo di Controllo Finanziario dei Club UEFA - come recita il comunicato diffuso sul sito ufficiale - ha analizzato la richiesta presentata dall'AC Milan per quanto riguarda il voluntary agreement previsto dal regolamento del Financial Fair Play (FFP).
Dopo un attento esame di tutta la documentazione presentata e delle spiegazioni fornite, la Camera ha deciso di non concludere il voluntary agreement con l'AC Milan.
In particolare, la Camera ha considerato che, a oggi, ci sono ancora delle incertezze per quanto riguarda il rifinanziamento del debito che deve essere rimborsato a ottobre 2018 e le garanzie finanziarie fornite dai maggiori azionisti.
L'AC Milan continuerà ad essere soggetto all'attuale monitoraggio e la situazione verrà valutata di nuovo nei primi mesi del 2018».

Porta aperta
È proprio questo ultimo periodo però che lascia uno spiraglio aperto per il club di via Aldo Rossi. Non è escluso infatti che se l’operazione rifinanziamento con il fondo Highbridge dovesse andare in porto all’inizio del 2018, o comunque prima del nuovo esame da parte dell’Uefa, da Nyon non possa arrivare addirittura una riapertura sul voluntary agreement. 
Se anche così non fosse, sarebbe comunque indispensabile per poter aver accesso ad un settlement meno duro nei confronti della società rossonera.
Per Fassone adesso l’imperativo è uno solo, chiudere in fretta la pratica con Elliott. Ne va del futuro del Milan e della serenità di tutti i suoi tifosi.