Montella, il pericolo parla sempre più inglese
L’allenatore del Milan resta in bilico ed il suo futuro rossonero appare segnato in vista della prossima stagione. Da Londra, nel frattempo, proseguono indiscrezioni e spifferi che portano verso un’unica e chiara direzione
MILANO - La posizione di Vincenzo Montella si fa complicata e la crisi del Milan non accenna ad arrestare la sua inesorabile corsa, iniziata con la sconfitta di Genova contro la Sampdoria, proseguita con i ko a San Siro per mano di Roma ed Inter, e non frenata dagli scialbi pareggi casalinghi ed a reti bianche contro AEK Atene in Coppa Uefa e Genoa in campionato. Il tecnico campano appare in evidente difficoltà, sembra non saper ancora che pesci prendere a livello tattico coi continui cambi di modulo e modifiche ai ruoli dei calciatori che si muovono in campo sempre più spaesati, e sembra sull’orlo di una crisi di nervi pure davanti ai microfoni quando, a differenza del ghigno furbo dell’anno scorso, dispensa grinte dure e lamentele su situazioni arbitrali a suo dire tutte contrarie al Milan ed in realtà del tutto normali.
OMBRE ANGLO-PUGLIESI - All’orizzonte si profila un cambio sulla panchina milanista, forse non immediato se Montella riuscirà ad invertire la rotta nelle prossime partite, mostrando almeno volontà e sapienza tattica di capovolgere una situazione al momento drammatica, sicuramente in vista della prossima stagione, quando l’obiettivo di Marco Fassone sarà uno ed uno solo: portare a Milanello Antonio Conte, l’unico tecnico ad oggi in grado di stravolgere positivamente la natura di questo Milan, di dare la scossa e lo scossone giusto per riportare al vertice i rossoneri, proprio come fatto con la Juventus nell’estate del 2011 quando i bianconeri brancolavano nel buio, annaspando nella melma di due settimi posti consecutivi in campionato. Da Londra, le notizie che arrivano non sorridono a Montella: la stampa inglese è infatti certa che Conte aspetti solamente di essere esonerato dal Chelsea, è stufo dell’Inghilterra ed è stufo di una proprietà che gli aveva promesso mari e monti, e che poi non lo ha soddisfatto nonostante lo scudetto conquistato dal tecnico leccese al primo colpo l’anno scorso.
SCENARI - Conte vuole tornare in Italia ed il Milan è l’unica porta aperta per lui in serie A: un ritorno alla Juve è da escludere, anche e soprattutto per i pessimi rapporti con la dirigenza bianconera, l’Inter ha Spalletti e se lo tiene, idem la Roma con Di Francesco e il Napoli con Sarri; a Milanello, invece, le viti della panchina traballano e fanno rumore, Fassone e Mirabelli sono pronti a farle rinsaldare proprio a Conte che ha voglia di tornare in Italia e dimostrare di saper vincere anche lontano da Torino, motivo che azzera le possibilità di rivederlo alla guida della Nazionale, anche perché la Federcalcio appare più orientata verso tecnici di medio livello e di medie pretese economiche. Il rapporto col Chelsea è ormai logoro e ridotto ai minimi termini, Conte non dice nulla ma aspetta il Milan che, a sua volta, aspetta momento e situazione giusta per convincere l’ex centrocampista a vestirsi di rossonero. Montella, nel frattempo, vive in attesa, conscio che il suo tempo a Milanello sta terminando, speranzoso di chiudere almeno interamente questa stagione lasciando i rossoneri in Europa e con un’annata tutto sommato dignitosa, proprio come un anno fa. A giugno, poi, il nuovo Milan ripartirà, da dove e con chi lo si scoprirà fra qualche mese, anche se indizi e speranze portano in un’unica direzione.
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