26 aprile 2024
Aggiornato 22:00
Moto2

Morbidelli e Valentino Rossi: se il maestro diventa rivale

Franco è stato il primo allievo del Dottore a Tavullia, poi primo membro della Vr46 Academy, l'anno prossimo diventerà il primo del vivaio a salire in MotoGP. Quindi si ritroverà a incrociare le ruote in pista proprio con il suo ex idolo e mentore: «Tutto cominciò con mio papà, amico del papà di Vale...»

Franco Morbidelli
Franco Morbidelli Foto: MotoGP

ROMA – Il suo maestro dall'anno prossimo diventerà un suo avversario. Franco Morbidelli, primo allievo nella storia della Vr46 Academy di Valentino Rossi, l'anno prossimo diventerà anche il primo del vivaio di Tavullia a raggiungere la MotoGP, dunque si ritroverà a combattere ruota a ruota con il Dottore. Una situazione interessante quanto insolita, per un promettente ragazzo di 22 anni che conosce il nove volte iridato non solo come suo idolo e mentore, ma anche come amico di famiglia: «Mio papà era amico del papà di Valentino, si conoscevano – racconta la sua storia Morbido al sito inglese Crash – Lui correva in moto con una squadra di Pesaro, io invece sono nato e cresciuto fino all'età di dieci anni a Roma. Quando abbiamo deciso che nella vita avrei voluto fare il pilota professionista, mio padre mi disse che la riviera adriatica era la zona migliore per farmi crescere ed esprimere. Perciò decise di trasferirci lì e rimettersi in contatto con le persone che lo seguirono da pilota, di darmi la possibilità di entrare nello stesso ambiente. E poi lì c'era anche Vale, e mio papà chiese al suo se ci potevamo allenare insieme sulla sua pista. Iniziammo così, ed ecco dove siamo finiti».

Progressione
Così, prima Rossi è diventato il suo istruttore, poi addirittura il suo manager, grazie alla struttura dell'Academy da lui fondata: «La Vr46 è nata quando io avevo già iniziato la mia carriera internazionale – prosegue Franco – Perciò mi ha iniziato ad aiutare dal punto di vista manageriale in una fase successiva, quando stavo già disputando l'Europeo Superstock, principalmente perché non avevo soldi per correre in nessun altro campionato. Per fortuna quell'anno mi aiutò il Team Italia e sono stato molto fortunato per questo. Poi iniziò a seguirmi la Vr46 e mi trovò delle buone opportunità per passare direttamente al Mondiale Moto2». Alla sua quarta stagione completa nella classe di mezzo, a forza di imparare e progredire costantemente, Morbidelli si ritrova finalmente in testa al Mondiale, forte di ben otto vittorie conquistate nel corso della stagione. E il paddock si è accorto di lui: «Ora ottengo più attenzione, mi piace ma devo anche gestirla – spiega – Ci sono tante persone che mi vogliono bene e altre che sono semplicemente appassionate di questo sport e felici di vedermi: questo è fantastico. Quando tante persone mi chiamano chiedendomi una foto o un autografo, faccio sempre del mio meglio per essere gentile con loro. Rivedo me stesso sei o sette anni fa: se avessi visto nel paddock, ad esempio, Tom Luthi, sarei impazzito».

Modello
Quanto a Valentino Rossi, lui non ha mai finito di fornire ispirazione al giovane talento romano. L'ultimo caso? Il suo rientro lampo alle corse dopo la frattura della gamba destra: «La sua risposta è la passione – conclude Morbidelli – Mi sono trovato nella sua stessa posizione, a casa a guardare le gare dalla tv e a veder correre qualcun altro sulla mia moto: non è per niente bello! Per lui è la seconda volta, per cui capisco come mai abbia deciso di rientrare così presto. Ma ha l'esperienza necessaria per prendere le decisioni giuste, se l'ha fatto era perché si sentiva pronto».