17 gennaio 2025
Aggiornato 06:00
Formula 1 | Gran Premio del Belgio

La Ferrari c'è anche su una pista nemica: buon segnale per il Mondiale

Sulla carta doveva essere sfavorito: invece Sebastian Vettel è arrivato ad appena due secondi e mezzo da Lewis Hamilton anche su un circuito veloce. Una storia molto diversa rispetto a quella vissuta in condizioni analoghe a Silverstone: «Abbiamo fatto bei passi avanti», conferma il tedesco

Sebastian Vettel sul secondo gradino del podio in Belgio
Sebastian Vettel sul secondo gradino del podio in Belgio Foto: Ferrari

SPA – E meno male che questa doveva essere una pista sfavorevole! Nel Gran Premio del Belgio la Ferrari ha incassato sì una sconfitta dalla Mercedes, ma con un passivo decisamente inferiore al previsto: Sebastian Vettel è giunto ad appena due secondi e mezzo dal vincitore Lewis Hamilton al traguardo, e si è giocato la vittoria con lui per tutta la gara. «È stato divertente, intenso – sorride il campione tedesco – Ad ogni giro aspettavo che Lewis commettesse un errore, ma non l'ha fatto. Lui probabilmente aspettava che lo facessi io, ma nemmeno questo è accaduto. Perciò la lotta è stata veramente serrata. Qualità altissima, tempi sul giro molto costanti, nonostante le gomme. Non penso di aver avuto mai una vera chance, forse mezza, un quarto. Il lato positivo, però, è il nostro ottimo passo gara: li abbiamo tenuti sotto pressione, non siamo stati mai più lenti di loro, anzi in alcune fasi addirittura più veloci. Perciò portiamo a casa tanti aspetti incoraggianti e ripartiamo da qui».

Altro che Silverstone
La Rossa, insomma, ha risposto presente: ed è stato proprio il segnale di cui si sentiva il bisogno. Una vittoria delle Frecce d'argento, a Spa-Francorchamps, era probabilmente inevitabile, ma questa prestazione convincente ha spazzato via tutti i fantasmi del Gran Premio di Gran Bretagna. E la SF70H non si è fatta mettere in crisi nemmeno da una pista veloce: «Nel settore centrale era difficile restare attaccato, forse i benefici arrivavano di più nel primo e nell'ultimo – prosegue il quattro volte iridato – Ma in generale la macchina era ottima. Non abbiamo cambiato tanto rispetto a Silverstone: ciò dimostra da un lato che quello inglese fu solo un weekend negativo, e dall'altro che siamo cresciuti, soprattutto nel passo gara. Sappiamo di dover ancora migliorare in qualifica: loro riescono a strizzare almeno tre o quattro decimi dal loro motore, che fanno la differenza. Se ieri avessimo conquistato la pole, la storia sarebbe stata diversa: avrebbe fatto fatica a superarmi, come io ho faticato a superare lui».

Peccato per la ripartenza
Qualche rammarico Vettel lo nutre solo per la sua gestione del momento cruciale sul finale di gara: il rientro ai box della safety car. «Se non sono completamente soddisfatto è per la ripartenza: temevo di non essere abbastanza vicino, ma la realtà è che lo ero troppo! Se potessi rifarlo, forse mi comporterei in modo un po' diverso. Trovare la giusta scelta di tempo e la giusta distanza era difficile, perché nel frattempo dovevo tenere d'occhio anche le macchine dietro. All'uscita dalla curva 1 ero attaccatissimo a Lewis e forse quello è stato il problema: in cima alla collina sono dovuto uscire di traiettoria e a quel punto è stata un confronto di accelerazione all'esterno. E sappiamo quanto siano veloci loro sul dritto».

La rabbia di Raikkonen
Molto più insoddisfatto è il suo compagno di squadra Kimi Raikkonen, polemico per la penalità inflittagli da una direzione gara apparsa, nell'occasione, francamente troppo fiscale. Iceman ha dovuto infatti scontare ben dieci secondi di stop&go per non aver rallentato quando sono state esposte le bandiere gialle per rimuovere la Red Bull di Max Verstappen parcheggiata a bordo pista: «Sapevo che c'erano le bandiere gialle, ma la macchina era almeno per metà dietro alle barriere in rettilineo – racconta il finlandese – Non ho alzato il piede, ma non sono nemmeno andato più veloce. Secondo me è stata una penalizzazione completamente insensata: l'avrei capita se la vettura fosse stata a lato del circuito, su una pista normale, con i commissari che lavoravano. Ma è andata così e sarei sorpreso se tutti gli altri avessero rallentato». A quel punto Kimi si è gettato alla rimonta e, dal settimo posto, è riuscito a recuperare fino al quarto: «Per fortuna la safety car mi ha aiutato, ma non è stata la più facile delle gare».

Verso casa
Anche senza Raikkonen sul podio, comunque, il bilancio del weekend belga per il Cavallino rampante è decisamente positivo. Il viatico ideale per la gara di casa a Monza, in programma già il prossimo fine settimana: «Se facciamo il confronto con Silverstone, qui è andata molto meglio, abbiamo fatto ottimi passi avanti – chiosa Vettel – E ora attendo con impazienza la prossima settimana e la nostra gara di casa».