19 aprile 2024
Aggiornato 11:00
Il passo gara della moto italiana c'è: ora bisogna concretizzarlo

Nell'università della MotoGP, l'Aprilia affronta l'esame... di maturità

Si corre ad Assen, circuito storico e impegnativo. E la casa di Noale è reduce da una serie di Gran Premi che hanno mostrato progressi tecnici, ma non sul fronte dei risultati: «Dopo tre corse senza punti, meritiamo di mostrare il reale potenziale della RS-GP», tuona Aleix Espargaro

ASSEN – La MotoGP ritorna sui 4.542 metri del Tt Circuit Assen, penultima gara prima della pausa estiva. Una pista storica, l'unica ad aver ospitato una prova del Motomondiale ininterrottamente dal 1949, modificata più volte nel corso degli anni ma capace di offrire sempre grande spettacolo. Aprilia ci arriva con molto entusiasmo e qualche punto in meno di quanto avrebbe ampiamente meritato. A poco più di un anno dal debutto assoluto del progetto, i progressi della RS-GP sono visibili e costanti da inizio stagione, ma in gara la le circostanze hanno penalizzato, fino a oggi, il team italiano. «Arriviamo in Olanda con grandi aspettative, Assen è una delle piste che meglio si adattano alle caratteristiche della RS-GP – sostiene il responsabile corse della casa di Noale, Romano Albesiano – Il tracciato richiede stabilità nei tratti veloci, nonostante la parte finale con la chicane renda necessaria anche una certa dose di agilità. Uno dei temi fondamentali sarà il meteo, che ci auguriamo possa rimanere stabile, in un senso o nell'altro, per tutto il weekend». Gli fa eco il team manager Fausto Gresini: «Stiamo dimostrando continuamente di avere un grande potenziale ma per un motivo o per l'altro ci è sfuggito il risultato finale. Personalmente sono contento della competitività della RS-GP, il nostro livello è molto alto, purtroppo qualche intoppo può starci nel percorso di crescita che stiamo affrontando. Andiamo ad Assen confortati da molti segnali positivi e consapevoli di quanto la strada sia ancora lunga, ma il lavoro non ci spaventa».

Serve più fortuna
Squadra e piloti non hanno certo ridotto le loro aspettative. Anche nei test di Barcellona, Aleix Espargaró e Sam Lowes hanno portato avanti lo sviluppo (sostanzialmente continuo) del prototipo V4, confermando la bontà complessiva del pacchetto tecnico a loro disposizione. Per l'Aprilia, quella olandese si preannuncia quindi come una gara di grande importanza. Le incognite rimangono molte, specie su un circuito impegnativo e complesso come quello della Drenthe, con il pericolo pioggia sempre in agguato a queste latitudini. «Dopo tre gare senza punti, meritiamo di mostrare il reale potenziale della Aprilia RS-GP e spero di poter fare un buon risultato ad Assen – rilancia il pilota spagnolo – Il circuito mi piace molto, dopo i test al Montmelò abbiamo confermato di avere un grande passo sulla simulazione di gara, ora è il momento di dimostrarlo con una grande domenica». Aggiunge il suo compagno di squadra inglese: «Il circuito di Assen mi piace. Non vedo l'ora di scendere in pista, divertirmi e mostrare i miei progressi. Per me stesso e per il team. Sperando magari di fare la mia più bella gara della stagione».