16 ottobre 2024
Aggiornato 03:00
Honda con il lutto al braccio per Nicky Hayden

Marc Marquez ottimista: al Mugello arriva la gomma che piace a lui (e meno a Pedrosa)

Dopo un inizio di stagione altalenante e caratterizzato da troppe cadute (l'ultima proprio nella scorsa gara di Le Mans) questo weekend il campione del mondo in carica spera di dare la svolta grazie allo pneumatico anteriore più rigido finalmente portato dalla Michelin

La caduta di Marc Marquez durante l'ultimo Gran Premio a Le Mans
La caduta di Marc Marquez durante l'ultimo Gran Premio a Le Mans Foto: Red Bull

SCARPERIA – A chiedere a gran voce l'introduzione della gomma anteriore più dura è stato prima di tutti il suo grande rivale Valentino Rossi. Eppure, anche per Marc Marquez il ritorno di una carcassa rigida per lo pneumatico davanti è indubbiamente una buona notizia. Uno stile di guida come il suo, così aggressivo specialmente in fase di staccata, infatti, necessita di una grande stabilità: quella che la copertura portata dalla Michelin fino all'ultima gara non era in grado di garantirgli. Questo è stato il motivo delle sue prestazioni così altalenanti in questo inizio di stagione, ma anche delle sue numerose cadute, l'ultima delle quali proprio durante lo scorso GP a Le Mans. Un motivo sufficiente, dunque, perché Magic Marc affronti la tappa del Mugello con maggiore ottimismo: «Durante il test della scorsa settimana a Barcellona abbiamo lavorato sull'assetto della moto – spiega il pilota della Honda – e ci siamo concentrati specialmente sulle prove della gomma anteriore Michelin che useremo a partire da questa gara al Mugello. Con quella, l'anteriore mi si muove molto di meno e ho un feeling più costante nel corso del giro. Resta da capire come si comporterà sulla durata di un'intera gara, ma in ogni caso con il mio stile di guida mi ci trovo generalmente meglio e sono fiducioso che al Mugello mi aiuterà un po' di più». Meno entusiasta sembra il suo compagno di squadra Dani Pedrosa, che proprio grazie alla precedente versione della gomma è riuscito a inanellare una serie di risultati positivi nelle prime gare della stagione, portandosi addirittura secondo nel Mondiale: «Abbiamo imparato molte cose su quella gomma dal test di Barcellona e abbiamo adattato l'assetto: alla fine siamo riusciti a trovare una sensazione migliore – commenta laconico – Abbiamo confermato che il nostro assetto di base è buono e concluso il test in modo positivo».

In ricordo di Nicky
Ma per la Honda questo sarà anche un weekend di lutto, per la recente scomparsa di Nicky Hayden che proprio con la casa di Tokyo conquistò il suo titolo iridato nel 2006. «Ci stavamo preparando a partire per Barcellona per la giornata di test la settimana scorsa quando abbiamo ricevuto la terribile notizia della morte di Nicky – racconta Marquez – Era un gran pilota e una persona incredibile. Mi ricordo una volta, quando io ero un ragazzino di 15 anni all'inizio della mia carriera nel Motomondiale e lui era campione del mondo: partecipammo ad un evento insieme e io non capivo molto bene l'inglese, quindi lui provò a parlare spagnolo e fu molto buffo e cordiale, mi trattava come se fossi il suo fratellino minore. E poi l'anno scorso condividemmo il garage in Australia e facemmo una bella festa insieme dopo la gara. Come la sua splendida famiglia, aveva una grande passione per il motociclismo e sarà sempre nei nostri cuori». Gli fa eco Pedrosa, che del Kentucky Kid fu anche vicino di box: «Il weekend del Mugello sarà molto emozionante. È dura perdere un amico, specialmente uno a cui mi ero legato tanto durante le tre stagioni che passammo da compagni di squadra e tutti gli anni seguenti. Mi ricordo quanto Nicky spingeva, quanto duramente ci provava, senza mai arrendersi, inseguendo il suo sogno di vincere il Mondiale di MotoGP. E mi ricordo anche quando soffrivo della sindrome compartimentale nel 2015 e dopo il primo GP annunciai che avrei smesso di correre per un po'. Immediatamente venne a trovarmi per capire cosa stesse succedendo e fu lui, in realtà, a consigliarmi il chirurgo che poi mi operò. Era una bravissima persona e sono molto triste, specialmente per la sua famiglia. Penseremo a lui e lo terremo nei nostri cuori quando scenderemo in pista al Mugello».