29 marzo 2024
Aggiornato 08:30
Nessuna informazione certa sul ritorno della copertura 2016

La gomma che piace a Valentino Rossi arriverà finalmente in questo GP? Mistero

Doveva tornare già in Argentina lo pneumatico anteriore più rigido chiesto dal Dottore e da altri otto piloti, ma venne consegnato in ritardo. La sua reintroduzione era stata dunque posticipata ad Austin, ma ora non se ne parla più

I gommisti della MotoGP al lavoro
I gommisti della MotoGP al lavoro Foto: Michelin

AUSTIN – Si sta trasformando in un giallo la querelle delle gomme anteriori Michelin. Almeno otto piloti (Valentino Rossi in testa, ma anche Marc Marquez, Andrea Iannone, Cal Crutchlow tra gli altri) chiedono a gran voce da settimane al gommista francese di riportare in pista anche la carcassa più rigida utilizzata lo scorso anno, a fianco di quella quella più morbida introdotta in questa stagione. Il Bibendum sembrava aver finalmente ceduto due settimane fa in Argentina, predisponendo un'apposita fornitura, che però non è arrivata in tempo sul circuito per colpa di uno sciopero dei camionisti. La reintroduzione dell'anteriore 2016 era quindi stata ufficialmente posticipata alla gara successiva, quella appunto in programma questo weekend ad Austin, ma le informazioni trapelate negli ultimi giorni fanno pensare ad una clamorosa e improvvisa retromarcia. «Le gomme predisposte per questo weekend sono della stessa specifica utilizzata in Qatar e in Argentina, quindi con la costruzione e il profilo 2017, ma con mescole adatte al circuito di Austin», ha rivelato un portavoce della Michelin al sito specializzato inglese Crash.

Nessuna menzione
Anche nel comunicato ufficiale pre-gara, diramato come di consueto dal fornitore unico di pneumatici, si fa riferimento solamente alle tre mescole morbida, media e dura che saranno disponibili sia all'anteriore che al posteriore. La possibilità di introdurre anche una quarta gomma più rigida, come doveva avvenire a Termas de Rio Hondo, non è dunque esplicitamente smentita, ma non è nemmeno stata confermata. Al momento, insomma, nulla di certo si sa riguardo alle sorti della copertura che piace a Valentino Rossi. Lui e gli altri colleghi dovranno dunque attendere i prossimi giorni per sapere con chiarezza se finalmente in questo fine settimana potranno montare l'anteriore che meglio si adatta, grazie alla sua stabilità, al loro stile di guida aggressivo in frenata e in ingresso di curva.

Pista esigente
Sul circuito texano che ospita il terzo Gran Premio della stagione, tra l'altro, la questione gomme rischia di essere particolarmente centrale, per via dell'asfalto molto abrasivo che ne mette a dura prova la durata. L'anno scorso proprio in questa prova debuttarono gli pneumatici ridisegnati dopo l'esplosione patita da Scott Redding nel precedente appuntamento in Argentina: «Non riuscimmo a produrre le prestazioni che speravamo nel 2016 – ammette infatti il responsabile Piero Taramasso – Ma in questa stagione ci presentiamo pienamente preparati, grazie ai dati raccolti l'anno passato, e con un range di gomme che funzionerà bene su questo tracciato». Chissà se a questo range, in extremis, se ne aggiungerà anche un'altra.