Fulmine Dovizioso: «Sapevo che sarei andato forte, ma non così tanto!»
Andrea domina la prima giornata di test pre-campionato in Qatar, andando addirittura oltre le aspettative già alte su questa pista amica della sua Ducati. E anche Jorge Lorenzo, che pure accusa sette decimi di distacco, sorride

DOHA – La teoria voleva che la pista di Losail sarebbe stata favorevole alla Ducati, con i suoi rettilinei dove la Rossa può sfruttare tutta la potenza del suo supermotore. Ma oggi è arrivata anche la pratica: è solo il primo giorno di test, eppure Andrea Dovizioso ha già battuto il record del circuito. Un risultato che, nonostante le aspettative fossero alte, ha comunque sorpreso tutti. Lui stesso compreso: «Ogni anno hai sempre un punto interrogativo su dove puoi arrivare – commenta a fine sessione – Sappiamo di essere competitivi su questa pista, ma in realtà sono rimasto un po' sorpreso. Il tempo è arrivato in modo abbastanza facile ed è anche per questo che sono contento. Credo che andiamo ancora più forte dell'anno scorso, ma questa per ora è solo una supposizione. È ancora presto, ci sono altri due giorni per poter lavorare e quindi vedremo a che livello possono arrivare gli avversari e quanto margine hanno. Ma il fatto di essere partiti così bene ci aiuta molto nel lavoro in funzione della gara, perché non devi cercare di essere più veloce ma puoi concentrarti in modo più rilassato sulle rifiniture, sui dettagli: sulle gomme usate, sull'elettronica... Abbiamo la possibilità di sfruttare al meglio i prossimi due giorni. Dobbiamo ancora provare delle evoluzioni fondamentali che avevamo in programma e poi faremo una simulazione di gara, magari non spingendo alla morte». Certo, la sicurezza la si avrà soltanto in gara: «La sensazione è stata subito molto positiva, ma finché non segui gli avversari con altre moto non hai la risposta definitiva. Nei test è difficile, devi avere la fortuna di capitare in pista nel momento giusto e che l'altro pilota non rallenti, e non è successo. Quello che mi è chiaro è che senza le ali riesco a giocare di più con la moto, come mi era successo già a Sepang. Prima di quest'anno eravamo preoccupati, invece si sta rivelando un vantaggio». Ma questo miglior tempo spazza via tutto lo scetticismo nei confronti della Desmosedici che era emerso dopo le ultime prove in Australia: «Prima di tutto, a Phillip Island secondo me non siamo andati così male come si è detto – chiarisce Desmodovi – è che lì sono andati forte soprattutto tre piloti, gli altri non hanno fatto vedere chissà che cosa. I test sono sempre da interpretare, non è ancora facile capire i valori in campo».
Lorenzo distante ma più contento
Tanto bene fa questo risultato al morale in Ducati, che anche Jorge Lorenzo sembra aver dimenticato tutti i grattacapi di questo suo travagliato inverno: «È andata molto meglio, siamo stati competitivi fin dall'inizio e durante la notte sono stato anche in testa alla classifica: è la prima volta che mi è successo con la Ducati – racconta Por Fuera – Ci immaginavamo che questa sarebbe stata una pista buona per noi e l'ho potuto dimostrare». Per la prima volta da quando si è vestito di rosso, al campione maiorchino scappa perfino un sorriso: «Oggi mi sono cominciato a divertire. Ho capito un po' la strada da seguire per guidare questa moto, ma ancora non ci riesco alla perfezione. È molto diversa dalla Yamaha, ma penso che mi adatterò. È una sfida difficile e immagino lunga, ma oggi non siamo andati male. Sia a Sepang che a Phillip Island mi sono trovato meglio solo nell'ultima giornata, oggi ho avuto quelle sensazioni già al primo giorno». È vero, però, che la dura realtà della classifica lo posiziona comunque ancora a oltre sette decimi dal suo compagno di squadra: «Se confronto i miei tempi con quelli di Andrea, sono ancora troppo staccato: questo significa che il limite è ancora lontano – ammette – Domani dovrò cercare di migliorare la sensazione, specialmente in frenata, perché lì non riesco ancora a trarre vantaggio della stabilità della moto. Ed è soprattutto su questo che devo concentrarmi. Dovizioso ha tanta esperienza con la Desmosedici: lui stacca molto tardi e molto forte ed entra molto veloce in curva. Io mi devo ancora abituare a questo modo di frenare. Ma poi a centro curva e in accelerazione non perdo nulla».