20 aprile 2024
Aggiornato 12:30
Calcio

De Sciglio, Donnarumma e Suso: quanto sono lontani i rinnovi

La precaria situazione societaria del Milan influisce pesantemente sui prolungamenti contrattuali dei calciatori, pronti ad ascoltare altre offerte

Gianluigi Donnarumma, portiere del Milan
Gianluigi Donnarumma, portiere del Milan Foto: ANSA

MILANO - Prima la grana era legata solo a Gianluigi Donnarumma, l’unico vero fenomeno del Milan attuale, legato da un altro anno e mezzo di contratto e col suo procuratore, lo scaltro Mino Raiola, fortemente dubbioso circa il rinnovo del suo assistito. «Donnarumma merita una grande squadra», aveva tuonato appena una settimana fa l’agente italo-olandese, mettendo in discussione il prolungamento col Milan. E chissà cosa ne penserà adesso Raiola dopo l’ennesimo slittamento per la chiusura della trattativa fra Berlusconi e i cinesi e i costanti interrogativi sul futuro economico (e quindi tecnico) dei rossoneri; il rinnovo di Donnarumma è sempre più a rischio, l’ipotesi di cederlo già quest’anno per non perderlo a parametro zero nel 2018 si fa largo e non è certo una bestemmia.

Altri crucci

Ma non solo quello di Donnarumma è un futuro a rischio per il Milan, perché anche Mattia De Sciglio e Suso si stanno da un po’ interrogando sul proprio avvenire: rinnovare coi rossoneri o cedere alle lusinghe di altre società? Il terzino lombardo, lontano anni luce da prestazioni accettabili, è quello che dovrebbe preoccupare meno l’ambiente milanista: se vuole rinnovare, bene, altrimenti tanti saluti, il Milan ci perde poco; lusingato dalle promesse del suo mentore Allegri che già la scorsa estate gli aveva prospettato la possibilità di seguirlo alla Juventus, De Sciglio potrebbe decidere di lasciare Milanello a giugno ed accettare la soluzione juventina in un ambiente nuovo e, soprattutto, vincente. Lo stallo societario, infine, sta allarmando anche Suso e il suo entourage: «Se il Milan vuole rinnovare il mio contratto sa dove trovarmi», aveva detto lo spagnolo pochi giorni fa, un misto di tranquillità e polemica per un prolungamento ancora non ratificato nonostante l’ottima stagione dell’ex fantasista del Liverpool. Ma con la cessione ai cinesi bloccata e la poca fiducia nella vecchia e nell’ipotetica nuova società, anche il numero 8 del Milan potrebbe dar mandato ai suoi agenti di addrizzare le antenne e studiare nuove mete più competitive dei rossoneri. Tutti i nodi vengono al pettine, insomma, e i denti del pettine milanista rischiano di essere assai impigliati nei prossimi mesi.