27 aprile 2024
Aggiornato 02:30
Cosa cambia tecnicamente per la prossima corsa

Novità sul fronte delle gomme per il Gran Premio del Messico

La Pirelli farà debuttare le gomme supersoft sul tracciato che ospita la gara di questo weekend: «Ci aspettiamo una pista più gommata – spiega il boss Pirelli, Paul Hembery – Ma lo scopriremo venerdì nel corso delle prove libere»

L'ultima edizione del Gran Premio del Messico
L'ultima edizione del Gran Premio del Messico Foto: Pirelli

CITTÀ DEL MESSICO – La scelta dei pneumatici per il Gran Premio del Messico è esattamente la stessa del GP degli Stati Uniti dello scorso weekend: medie, soft e supersoft. I due circuiti sono però molto diversi: quello messicano, tornato in calendario lo scorso anno dopo una prima fase di attività dal 1960 al 1992, è un circuito molto veloce, conserva una parte di layout del vecchio tracciato e lo combina con settori più recenti, più tecnici e lenti: un interessante mix di vecchio e nuovo che ricorda vagamente Monza. Con quello italiano e Baku, il circuito messicano è infatti uno dei più veloci nel calendario 2016. Le monoposto girano però con più carico rispetto a Monza, in parte per compensare l’altitudine. L’asfalto è ancora abbastanza nuovo: il tracciato fu interamente riasfaltato per la gara inaugurale dello scorso anno. La superficie dovrebbe essere migliorata quest’anno. Lo scorso anno la pista era scivolosa: ma il circuito è stato usato parecchio durante la stagione per diversi campionati, per cui dovrebbe essere più gommato. Da qui la decisione della Pirelli di utilizzare per la prima volta in Messico gli pneumatici supermorbidi, che saranno obbligatori nella fase finale delle qualifiche. «L’Autodromo Hermanos Rodriguez coniuga perfettamente passato e presente – spiega il direttore motorsport Pirelli, Paul Hembery – Qui i tifosi sono davvero entusiasti. Il settore dello stadium è uno dei più elettrizzanti dell’anno. Rispetto allo scorso anno, probabilmente la pista sarà più gommata e per la prima volta porteremo le supersoft; sarà quindi importante testare tutte queste novità durante le prove libere, che potrebbero portare a interessanti alternative alla strategia di due soste che fu l’opzione più popolare nel 2015».