19 aprile 2024
Aggiornato 03:00
Il rientro in Superbike è fissato per il 2017

Marco Melandri, inizia l'era Ducati: «Torno per vincere»

Primo contatto con la Panigale R (anche se, per ora, solo in versione stradale) per il pilota ravennate, che la prova come un semplice appassionato sul circuito di Adria. Ma le aspettative per il suo ritorno in gara sono già altissime.

Marco Melandri ai tempi in cui era pilota ufficiale Ducati in MotoGP
Marco Melandri ai tempi in cui era pilota ufficiale Ducati in MotoGP Foto: Ducati

ROMA – Al suo ritorno alle gare, fissato all'inizio della stagione 2017, mancano ancora parecchi mesi. Ma la nuova avventura di Marco Melandri come pilota ufficiale Ducati in Superbike è già cominciata. Lontano dalle luci dei riflettori, sul circuito veneto di Adria, il pilota ravennate è salito per la prima volta in sella a una Panigale R: nella versione stradale, certo, ma comunque forte dei suoi 200 cavalli di potenza. Come un semplice appassionato, è stato lo stesso Macio, che dopodomani compirà 34 anni, a tirare giù la moto dal furgone e ad applicargli il suo numero 33. E poi, dritto in pista, per ricordarsi le emozioni che si prova a guidare una Rossa di Borgo Panigale in pista. «Da una parte la sensazione principale è la felicità – dichiara Melandri al sito ufficiale del Mondiale Sbk – Dall'altra non ho ancora realizzato al 100%, mi aspetta un ritorno con un team e una moto di primissimo ordine. Dopo un periodo molto duro è ancora difficile credere per me che sia arrivata un'opportunità del genere. La mia voglia di correre e di fare bene è aumentata rispetto a prima. Il periodo lontano dalle gare mi ha fatto riflettere, mi ha portato a migliorare i miei punti deboli e a capire ancora di più quanta voglia abbia».

Obiettivo mondiale
Marco è lontano dalle gare ormai dal giugno dell'anno passato, quando terminò anticipatamente lo sfortunato matrimonio con la Aprilia in MotoGP: «Quest'inverno mi sono allenato molto con la moto da cross, fino a qualche mese fa – racconta – Quando ho intravisto la possibilità di tornare in Superbike ho allentato un po' la presa perché il rischio è sempre alto. Ho dato priorità alla bicicletta, sono sempre andato in palestra giusto per mantenere un minimo di fondo. Poi mi sono goduto la famiglia, e con l'aiuto di mia sorella e di Manuela abbiamo lavorato a un nuovo progetto che vedrà la luce a settembre». Ma, ora, avrà l'opportunità per un rientro a modo suo: ai massimi livelli, con l'unico obiettivo dichiarato di portare a casa quel titolo mondiale che conquistò in classe 250 ma che in Superbike gli è sempre sfuggito: «Le mie aspettative sono sicuramente alte. Volevo tornare solo se avessi avuto possibilità di vincere. Non sarà facile, il livello adesso è alto, le Kawasaki vanno fortissimo, Chaz (Davies, suo prossimo compagno di squadra, ndr) è anni che è sulla Ducati e credo sia sicuramente il riferimento su questa moto. Inoltre mi aspetto che le altre moto crescano per il prossimo anno, quindi non sarà facile». E, per i tifosi italiani, le sue aspettative somigliano tanto a un sogno: quello di veder riportare in Ducati un Mondiale che manca ormai dal lontano 2011, per giunta da parte di un pilota italiano. «Sicuramente, so che ci sono tantissime aspettative – ammette – Ma non mi pesa, perché so di avere tutto ciò che mi serve per esprimermi al massimo. È solo una motivazione in più, non vedo l'ora di iniziare. Sono certo che i tifosi si aspetteranno tanto da noi e sono pronto ad affrontare momenti non facili, sono consapevole che ce ne saranno, ma vedo tutto molto positivo».