20 aprile 2024
Aggiornato 13:30
Tutto pronto per il sesto appuntamento stagionale

Ducati-Kawasaki, è corsa a due per il Mondiale

Questo weekend a Sepang, in Malesia, riprende la lotta per il titolo iridato della Superbike. Gli sfidanti sono sempre Jonathan Rea, leader della classifica generale, e Chaz Davies, reduce dalla straordinaria doppietta di Imola

La Ducati di Chaz Davies davanti alla Kawasaki
La Ducati di Chaz Davies davanti alla Kawasaki Foto: Ducati

SEPANG – Reduce dalla storica doppietta ad Imola con Chaz Davies, la Ducati è pronta a lasciare brevemente l’Europa per fare tappa in Malesia, a Sepang. In Italia il gallese ha bissato il risultato perfetto di Aragon, anche se il suo rivale, e campione del mondo in carica, Jonathan Rea si era presentato con il palmares più ricco sul tracciato romagnolo. Assen è invece stata sbancata proprio da Rea, che ci ha vinto entrambe le manche, dunque sembrano loro i due piloti destinati a lottare per il titolo anche nel 2016. La Ducati è più forte rispetto all'anno passato, ma la Kawasaki è pur sempre l'iridata in carica. Sepang le metterà nuovamente alla prova.

Sempre al limite
La pista alle porte della capitale Kuala Lumpur, che ospita il Mondiale Superbike per il terzo anno consecutivo ed è stata recentemente sottoposta a lavori di riasfaltatura, fu teatro proprio dodici mesi fa di un'altra di queste sfide Davies-Rea: il ducatista giunse secondo in gara-1 e vinse gara-2 al termine di due avvincenti battaglie fino all’ultima curva con il pilota della Kawasaki. «Andiamo a Sepang sulla scorta di due ottimi risultati – preannuncia Davies – In termini di assetto, nelle ultime gare abbiamo trovato una configurazione abbastanza stabile, che mi permette di guidare molto vicino al limite senza oltrepassarlo. La moto risponde molto bene ad ogni modifica, e solitamente troviamo subito la soluzione corretta per migliorare. Dobbiamo continuare su questa strada per avvicinarci ulteriormente al vertice della classifica. A Sepang, nel 2015 abbiamo raccolto una vittoria che non mi sarei mai aspettato alla vigilia. Quest’anno il tracciato è stato riasfaltato ed anche la pendenza di diverse curve è stata cambiata, quindi in un certo senso sarà come correre su una pista nuova e non mancano le incognite. Dopo aver corso in Europa in primavera, sarà anche bello tornare al caldo».

Giugliano in crescita
Lo scorso anno, quella di Davies fu l’unica Panigale R nei box a causa dell’infortunio di Davide Giugliano a Laguna Seca. Il romano ha compiuto passi avanti ad Imola, concludendo le due gare rispettivamente al quinto e quarto posto, ed avrà a disposizione un banco di prova importante per verificare il progressivo perfezionamento dell'assetto e continuare il proprio percorso di crescita. «Alla luce dei risultati di Imola, credo che abbiamo finalmente messo dei punti fermi per quanto riguarda il setup della Panigale R – chiarisce Giugliano – Non bisogna di certo cantare vittoria perché resta del gap da recuperare, ma soprattutto in gara-2 sono riuscito a correre come volevo, senza particolari problemi e con un buon feedback da parte della moto. Dal settimo giro in poi sono andato forte, ma abbiamo perso troppo nelle prime fasi e dobbiamo migliorare sotto questo aspetto. Un po’ mi sorprende, perché storicamente soffrivo nella seconda parte di gara, mentre quest’anno il trend sembra essere invertito. A Sepang purtroppo ho corso solo nel 2014, ma il fatto che la pista sia stata riasfaltata la rende un po’ una novità per tutti. Partiamo con una mentalità positiva, bisogna continuare a lavorare metodicamente sulla nostra base senza farsi prendere dalla fretta». Dopo cinque round, Davies (186 punti) e Giugliano (88 punti) sono rispettivamente in seconda e quinta posizione nella classifica iridata, mentre Ducati è seconda nel mondiale costruttori con 196 punti.