28 marzo 2024
Aggiornato 12:30
Le scelte della Federazione

Cambia il regolamento della MotoGP. E la Ducati ride

Più gomme posteriori e ripartenze più veloci: questo ha deciso la Grand Prix Commission nella sua ultima riunione. Ma la principale novità per il 2016 riguarda la rossa di Borgo Panigale, che potrà omologare un maggior numero di motori rispetto ai rivali

Andrea Iannone su Ducati
Andrea Iannone su Ducati Foto: ANSA

MADRID – Cambia ancora il regolamento della MotoGP. Nel corso di un meeting della Grand Prix Commission tenutosi la scorsa settimana a Madrid, alla presenza del presidente della Dorna Carmelo Ezpeleta, dell'amministratore delegato della Federazione internazionale del motociclismo Ignacio Verneda e dei rappresentanti dei team e dei costruttori, infatti, sono state decise delle modifiche che, con effetto immediato, sono state applicate alle regole tecniche e sportive della classe regina del motociclismo. La più importante riguarda proprio la principale novità tecnica della stagione 2016: le gomme Michelin. I vertici del campionato, infatti, hanno deciso di aumentare il numero di pneumatici slick a disposizione di ciascun pilota (da 21 a 22), introducendo una posteriore in più. Quelle da bagnato, invece, saliranno da 5 a 7 sia per l'anteriore che per il posteriore. A queste vanno aggiunte inoltre tre gomme anteriori e tre posteriori intermedie, che proprio il prossimo anno faranno il loro ritorno in MotoGP.

Più motori per la Ducati

Un'altra importante modifica riguarda il motore, ma solo per le case che fino all'anno scorso godevano delle concessioni della classe Open e da quest'anno non ne godono più. Ovvero solo per la Ducati: tanto per il suo team ufficiale quanto per le squadre satellite Pramac, Aspar e Avintia. Solo per la stagione successiva alla perdita di questi privilegi, ovvero il 2016, la rossa di Borgo Panigale potrà omologare un maggior numero di specifiche diverse di propulsore da utilizzare nel corso della stagione, oltre alle tre già permesse a tutti i costruttori avversari. Nel suo caso le specifiche in questione saranno quattro, proprio perché oltre alla scuderia factory la Ducati ne fornisce anche altre tre private. Un piccolo «scongelamento», insomma, per i motori della Desmosedici, che potrebbe dare loro un vantaggio nel Mondiale che inizierà tra qualche mese.

Ripartenze accelerate

Le altre novità regolamentari riguardano invece alcuni momenti particolari del weekend di gara. Ad esempio le ripartenze delle gare interrotte: per accelerarle, la nuova procedura prevede la riduzione del tempo da trascorrere in pit lane prima del nuovo giro di allineamento e anche del conto alla rovescia in griglia di partenza prima della tornata di riscaldamento. Per quanto riguarda i piloti abituati a prendere contatto con il tracciato al giovedì, girandoci con le proprie moto private, potranno continuare a farlo, ma se il mezzo ha la stessa cilindrata della MotoGP sarà accettato solo se si tratta di una normale moto stradale di produzione.