Ma la Yamaha preferisce Valentino Rossi
È il Dottore, non il campione del mondo Jorge Lorenzo, il testimonial scelto dalla casa dei diapason per lo spot della sua nuova R1. L'ennesimo smacco che Por Fuera non ha vissuto bene
ROMA – Non è stato molto contento Jorge Lorenzo quando ha visto per la prima volta lo spot televisivo che la Yamaha ha prodotto per lanciare la sua nuova R1. Sotto lo slogan «We are one», scelto proprio per evidenziare come il pilota e la moto in questione siano «una cosa sola», compare infatti il volto di Valentino Rossi, e non quello del suo compagno di squadra e neo-campione del mondo. Per quale motivo la casa dei diapason ha preferito il Dottore a Por Fuera come testimonial della sua ultima creatura stradale, dunque? Forse, come sostengono i tifosi più accaniti, con questa mossa a Iwata avrebbero inteso schierarsi velatamente con il nove volte iridato, convintisi che le sue prestazioni avrebbero meritato il Mondiale più dei trucchetti del maiorchino? O, semplicemente, la scelta è stata dettata da pure motivazioni di marketing, ovvero dalla considerazione che Valentino resta, nonostante tutto, un personaggio più noto e amato in tutto il mondo rispetto all'altro portacolori della casa giapponese in MotoGP? Qualunque sia la risposta, di certo per Lorenzo si tratta di un altro, piccolo smacco. Che, secondo le indiscrezioni che filtrano dal suo entourage, il diretto interessato non avrebbe preso particolarmente bene.
Riunione di pace
Questo ennesimo episodio della querelle tutta interna alla Yamaha, insomma, non ha di certo rasserenato gli animi tra i due piloti, né tantomeno stemperato una tensione che rimane a livelli di guardia. Proprio per questo la squadra si è data un imperativo categorico entro la fine di quest'anno: approdare finalmente ad un chiarimento. Un obiettivo che sembra aver superato nella lista delle priorità addirittura lo stesso sviluppo tecnico della nuova moto per il 2016. Salvo clamorosi colpi di scena nel mercato, che ad oggi appaiono sempre più improbabili, infatti, anche nella prossima stagione Valentino Rossi e Jorge Lorenzo saranno costretti a convivere sotto lo stesso tetto. E se non si troverà presto una soluzione alla loro rivalità divenuta ormai ingestibile, c'è il concreto rischio che questa lotta fratricida finisca per compromettere gli interessi del team. Per questo la Yamaha ha già fissato entro Capodanno la consueta riunione per tracciare il bilancio dell'annata appena conclusa e i piani per la prossima. Ma, stavolta, questo tradizionale incontro, a cui tutti i membri della scuderia sono tenuti a partecipare, sarà l'ultima occasione per far sedere allo stesso tavolo i due alfieri e tentare di ricucirne i rapporti.
Le parole di Lorenzo
Loro sembrano disposti a provarci, almeno a parole: «È normale che il rapporto tra di noi sia diventato più teso, soprattutto dopo Sepang. dove lui ha espresso la sua opinione e io la mia – ha commentato Lorenzo alla rivista inglese Autosport – Ma penso che il passato si dimentica e in futuro tutto tornerà alla normalità». In caso contrario, è già pronto il piano B: un muro che dividerà in due il box, separando a tutti gli effetti il team in due squadre corse distinte. Proprio come era già accaduto qualche anno fa.
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