24 aprile 2024
Aggiornato 01:00
Cala il sipario sulla Sbk 2015

Gran finale all'italiana: festeggiano Aprilia e Ducati

La casa di Noale vince entrambe le manche con Jordi Torres e Leon Haslam, la rossa di Borgo Panigale porta a casa il titolo di vicecampione mondiale con Chaz Davies. Le moto nostrane dominano l'ultimo appuntamento stagionale del Mondiale Superbike

LOSAIL – La stagione 2015 del Mondiale Superbike sarà anche stata dominata dalla Kawasaki, ma l'ultimo atto, nella notte magica del deserto del Qatar, è stato tutto all'insegna dei colori italiani. Quelli della Aprilia, innanzitutto, che in gara-1 ha festeggiato la prima vittoria in carriera per Jordi Torres e in gara-2 la seconda stagionale per Leon Haslam. Il debuttante spagnolo è partito male nella prima manche solo per poi rimontare con un ritmo martellante, lo stesso che aveva messo in mostra fin dalle prove libere del venerdì; nella seconda è caduto a due giri dalla fine, ma a rimediare ci ha pensato il suo compagno di squadra. La Rsv4, del resto, si è sempre trovata a suo agio sul circuito di Losail, dove già un anno fa centrò la doppietta che aprì le porte del titolo iridato a Sylvain Guintoli. Merito del suo supermotore, che anche oggi non ha lasciato scampo agli avversari grazie all'irresistibile velocità massima sul dritto. Se rimane un po' di amaro in bocca nel box della casa di Noale, oltre all'assenza dell'atteso Max Biaggi per infortunio, è tutto per colpa del futuro ancora incerto: la prossima stagione rischia seriamente di non vedere al via nemmeno una Aprilia ufficiale. Immaginate il rammarico di dover abbandonare il campionato proprio dopo una tale dimostrazione di forza.

Mondialino rosso
Ma al termine dell'ultimo giorno di scuola si respira aria di festa anche in casa Ducati. Chaz Davies ha patito una messa a punto non perfetta in gara-1, perdendo gradualmente posizioni fino ad artigliare con grinta il quarto posto, subito dietro al suo diretto rivale Tom Sykes. Ma nella seconda corsa la sua Panigale R ha ritrovato lo smalto perduto e ha lottato fino all'ultimo giro per il successo proprio con Haslam. La piazza d'onore di cui è stato costretto ad accontentarsi gli è però stata sufficiente per laurearsi vicecampione mondiale 2015. Alle spalle del cannibale Jonathan Rea, che con il ritiro per problemi tecnici in gara-2 ha fallito l'obiettivo del record storico di punti, e davanti alla seconda Kawasaki, appunto, di Sykes. «Siamo venuti qui con l’obiettivo di chiudere secondi in classifica e ce l’abbiamo fatta – gongola il gallese – Nella prima gara ho faticato ma, grazie qualche modifica fatta prima di gara-2, le sospensioni della mia Panigale R erano migliorate ed ho potuto spingere di più nella seconda manche, anche se è stata una delle gare più difficili dell’anno. Mi dispiace solo per il fatto che ho fatto un piccolo errore nell’ultima curva, lasciando così la porta aperta ad Haslam che mi ha superato negli ultimi metri. Ma va bene, ci può stare. È stata una bella stagione, siamo sempre stati davanti lottando per il podio e tutti i ragazzi in Ducati hanno lavorato tanto per fornirci un pacchetto fantastico. Ottenere più di 400 punti nell’arco della stagione, nonostante qualche ritiro, non è per niente male. Si può sempre migliorare comunque ed abbiamo per certo del lavoro da fare quest’inverno. Però sono fiducioso e carico e spero di cominciare così anche il 2016!». Il secondo ducatista, Xavi Fores, debilitato fisicamente da un fastidioso virus intestinale, non va invece oltre il settimo posto nella prima corsa, mentre nella seconda non prende nemmeno il via. Migliore dei piloti italiani Niccolò Canepa, sulla Ducati satellite del team Althea, ottavo nella gara conclusiva della stagione.