20 aprile 2024
Aggiornato 04:30
Motociclismo

C'è pure Valentino Rossi nel nuovo team Yamaha Superbike

Valentino Rossi darà una mano alla squadra con cui la sua casa motociclistica e il suo sponsor personale puntano al Mondiale delle derivate di serie

Valentino Rossi su Yamaha
Valentino Rossi su Yamaha Foto: ANSA

ROMA – La Yamaha rientra nel Mondiale Superbike dopo quattro anni di assenza e si porta dietro anche un consulente d'eccezione per la sua YZF-R1: Valentino Rossi. L'alfiere del costruttore di Iwata in MotoGP, infatti, darà una mano anche allo sviluppo della derivata di serie. Con alcuni test che lo vedranno impegnato, con l'aiuto dei suoi meccanici di fiducia e concentrandosi soprattutto sulla parte elettronica, una volta conclusa la stagione nella classe regina (dopo il Gran Premio di Valencia del prossimo 8 novembre), si spera con il massimo risultato. Non sarà la prima volta in cui il Dottore si affaccia al mondo della Superbike: già nelle prime fasi del progetto di questa moto fu richiesto il suo contributo per indicare la direzione tecnica da seguire e di nuovo nel 2010, dopo la frattura al Mugello, scelse lo stesso mezzo per un test a Brno in cui mise alla prova le sue condizioni fisiche.

Progetti futuri

Ma stavolta il coinvolgimento di Valentino nell'avventura Yamaha in Superbike è decisamente più diretto, visto che oltre alla casa dei diapason a legarlo con il team è anche lo sponsor Pata. L'azienda alimentare italiana, infatti, finanzierà il team Crescent (ex Suzuki) che porterà in pista le R1 ufficiali, rompendo la sua storica collaborazione con Honda. Ma Pata, da due anni, è anche sponsor personale di Valentino Rossi, della sua squadra che schiera il fratellino Luca Marini nel Cev spagnolo e, dall'anno prossimo, sosterrà anche la Academy. Con la spinta decisiva del patron della società, Remo Gobbi, che ha studiato tutta l'operazione nei minimi dettagli, chissà che questo impegno da collaudatore non si trasformi in qualcosa di più concreto. Magari qualche gara come wild card già l'anno prossimo, per poi cominciare una nuova carriera agonistica dalla stagione successiva, al termine del suo attuale contratto in MotoGP. Proprio come fece il suo ex arcinemico Max Biaggi, portando a casa altri due titoli mondiali nelle derivate di serie.

Una squadra da Mondiale

Per puntare al titolo iridato della Sbk, nel frattempo, la Yamaha ha ingaggiato due piloti di sicuro interesse: il veterano campione Sylvain Guintoli e il giovane Alex Lowes, ex titolato nel campionato inglese. I presupposti sembrano esserci tutti: il costruttore giapponese vinse già un Mondiale nel 2009 e portò alla vittoria piloti del calibro di Noriyuki Haga, Troy Corser, James Toseland e Marco Melandri, mentre l'attuale R1 sta dominando le serie britannica e statunitense ed è tornata alla vittoria dopo un decennio di digiuno nell'ultima edizione della storica 8 Ore di Suzuka. «Ci siamo presi un anno di esperienza in altri campionati, in cui la moto ha già dimostrato il suo potenziale – ha spiegato il direttore di Yamaha Europa, Eric De Seynes – e ora siamo pronti a tornare sul palcoscenico mondiale. Non vediamo l'ora».