28 agosto 2025
Aggiornato 01:00
Duro colpo nella lotta Mondiale

Hamilton mai così veloce, Rosberg mai così distante

Oltre mezzo secondo il divario tra i due piloti della Mercedes sulla prima fila del Gran Premio d'Ungheria. Il campione del mondo: «Una delle mie migliori qualifiche di sempre». Il suo compagno: «Sono andato piano e non so perché»

HUNGARORING – Forse la sua miglior qualifica di sempre. Detto da uno che di pole position, quest'anno, ne ha già conquistate nove su dieci Gran Premi (come dire che ha fallito solo in un sabato nella prima metà della stagione) fa davvero impressione. Eppure Lewis Hamilton, il re del giro secco, è particolarmente soddisfatto dei risultati ottenuti finora all'Hungaroring, circuito in cui tra ieri e oggi ha dominato ogni singola sessione cronometrata, dopo averci già vinto in quattro occasioni in passato. «Non riesco a ricordare in nessun altro weekend prima d'ora prestazioni come quelle che ho avuto in questo», analizza a caldo il campione del mondo. E ne ha tutte le ragioni, avendo rifilato la bellezza di mezzo secondo di distacco al suo diretto rivale nella lotta per il titolo, il compagno di squadra Nico Rosberg. Letteralmente annichilito.

Hamilton prudente ma ottimista
«La strada è lunga fino alla prima curva e la gara è incredibilmente dura, sia fisicamente per noi piloti che tecnicamente per la vettura. Non si vincono mai le corse al sabato – mette le mani avanti l'anglo-caraibico – Ma sono incredibilmente contento di come è andato finora il fine settimana. Qui ho sempre avuto ottime esperienze: amo il meteo, la città e anche la pista, che mi ricorda un vecchio circuito da go-kart su cui correvo molti anni fa. Qui, grazie alla temperatura, c'è molta aderenza, come allora quando montavo gomme supermorbide». Se questi sono i presupposti, non dovrebbe essere poi così difficile trasformare la pole position in una vittoria domani: «Ho fiducia nel team e nella vettura e ci spero proprio».

Rosberg mastica amaro
Gettando lo sguardo dall'altra parte del box argentato, si intravede tutt'altro morale. Rosberg ha faticato molto più del solito oggi in qualifica e, quel che è peggio, non sa perché. Nella prima eliminatoria si è lamentato del bilanciamento della monoposto, poi è sembrato trovarsi sempre più a suo agio, eppure nei giri che contavano non è riuscito a migliorarsi quanto ha fatto il suo compagno di squadra. Servono risposte, e in fretta, per non trasformare la gara di domani in una disfatta: «Non ho spiegazioni – risponde – Le qualifiche sono andate più o meno come previsto, ma non ho trovato il passo giusto. Per qualche motivo incomprensibile, tutto il weekend è stato ad alti e bassi per me, sono stato incostante e non so perché. In generale non sono proprio contento di come è andata oggi e stanotte dovremo studiare per capire le ragioni». L'unica speranza a favore del tedesco è che questo bilanciamento così ballerino si riveli più adatto alla lunga distanza che al giro secco: «Decisamente la strategia ci darà qualche opportunità in più, ma la studieremo domani mattina. Almeno l'assetto che ho scelto è pensato per la gara: non è ciò che volevo, ma è andata così».