24 aprile 2024
Aggiornato 10:30
Superbike sempreverde

Ancora Kawasaki, ma stavolta ride Sykes

La vecchia bandiera del team giapponese si conferma imbattibile sul circuito di casa di Donington Park, vincendo entrambe le gare davanti al compagno Rea. La Ducati è due volte terza con Davies, mentre Giugliano è stato azzoppato dalle gomme

DONINGTON – Il copione è sempre lo stesso: dominio Kawasaki. Ma, stavolta, cambia l'attore protagonista. Sul circuito di casa di entrambi i piloti della verde moto giapponese, quello di Donington Park, infatti, Tom Sykes ha rubato le luci della ribalta al suo compagno di squadra e leader del campionato Jonathan Rea. Due gare dominate e due vittorie per l'ex campione del mondo, sullo storico tracciato che sembra ormai divenuto sua proprietà privata: qui ha infatti raggiunto quota sei successi, uguagliando il record del mito Carl Fogarty, e non lasciando spazio ad alcun avversario negli ultimi tre anni consecutivi. Era da sedici gare che Sykes non saliva sul gradino più alto del podio; da quasi undici mesi, per la precisione da Misano 2014, che non centrava una doppietta.

Podi in fotocopia
Una bella rivincita per la vecchia bandiera del team, che fin dall'inizio di questa stagione è stato letteralmente annientato da Rea. I due si sono scambiati le posizioni per quasi tutta la prima manche; nella seconda, invece, il capolista ha addirittura rischiato di cadere già al secondo giro, alla curva Coppice, riuscendo però ad evitare un terribile incidente e a risalire nel prosieguo della gara fino alla piazza d'onore. Per il primo weekend dell'anno, insomma, Jonathan Rea non ha vinto nemmeno una delle due corse in programma, completando però in entrambe le occasioni la doppietta targata Kawasaki. Identico anche il terzo gradino del podio, che sia al mattino che al pomeriggio è andato al ducatista Chaz Davies. «Non è stato un weekend facile, non eravamo allo stesso livello delle Kawasaki e quindi fare meglio del terzo posto era difficile – ammette l'altro padrone di casa – Diciamo che abbiamo fatto il massimo possibile qui a Donington e dobbiamo essere contenti, considerando soprattutto il fatto che questa è una pista dove non ho mai fatto così bene in passato».

Giugliano azzoppato dalle gomme
In gara-1, in particolare, Davies ha superato a sei giri dalla fine Leon Haslam, che nelle fasi iniziali era addirittura riuscito a concedersi qualche passaggio al comando: il pilota della Aprilia ha portato così a casa il primo dei suoi due quarti posti di giornata, nonostante il fastidio e il dolore della costola fratturata. Il secondo, nella manche pomeridiana, è maturato ai danni dell'altro ducatista Davide Giugliano, che al penultimo giro ha dovuto accontentarsi della quinta posizione. Nella prima corsa, invece, Giugliano era stato frenato da un pit stop imprevisto per il cambio gomme ed è crollato al 17° posto. «Ovviamente sono molto dispiaciuto per il risultato della prima gara – spiega il romano – Avevo molti problemi di grip e quindi ho deciso di rientrare in pit lane per farmi cambiare la gomma posteriore. Nella seconda manche contavo di fare un risultato migliore, ma da metà gara il grip è calato e non riuscivo più a guidare come mi piace».

Gli altri italiani
La seconda Aprilia, quella di Jordi Torres, centra invece due settime posizioni. Buoni risultati anche per gli altri piloti italiani. Ayrton Badovini, sulla Bmw della filiale nostrana, entra per due volte nella top ten: addirittura quinto al mattino, grazie ad un passo gara sorprendente e a un sorpasso finale su Alex Lowes, e nono al pomeriggio. A punti anche Niccolò Canepa sulla sua nuova Kawasaki del team Grillini in gara-1 e Matteo Baiocco sulla Ducati privata in gara-2.