2 maggio 2024
Aggiornato 00:00
Campionati del Mondo di ciclismo

Cassani in Qatar per visionare il percorso mondiale

Il Coordinatore delle Squadre Nazionali, Davide Cassani ed il CT settore femminile, Dino Salvoldi, sono stati in Qatar, teatro dal 9 al 16 ottobre 2016, dei Campionati del Mondo di ciclismo.

ROMA (askanews) - Il Coordinatore delle Squadre Nazionali, Davide Cassani ed il CT settore femminile, Dino Salvoldi, sono stati in Qatar, teatro dal 9 al 16 ottobre 2016, dei Campionati del Mondo di ciclismo. «La prima parte del percorso della prova in linea è di 80 km e attraversa il deserto - dice Cassani - È un tratto caratterizzato dal forte vento, fattore determinante. La seconda parte della gara si snoda su di un circuito di 19 km circa, che per gli uomini sarà ripetuto otto volte, mentre per le donne due. Nella seconda parte il circuito presenta curve, alcune rotonde, l'ultima a 5 km dall'arrivo. Un'altra caratteristica è la presenza di un tratto di 1.500 metri di pavè, regolare e di porfido. In generale tutte le categorie dovranno fare i conti con il vento sempre molto forte e le alte temperature. Il percorso è piatto e potrebbero esserci azioni in gruppo anche da lontano. Lo stress può nascere dal fattore meteo e, appunto, dalla presenza del vento e dalla difficoltà di tenere la posizione, soprattutto nella cronometro».

TEMPERATURE DETERMINANTI - Anche il CT della Nazionale Donne, Dino Salvoldi, dopo aver visionato il percorso sottolinea che: «La sostanziale differenza per le donne è che dopo la prima parte del percorso di 80 km che attraversano il deserto, una volta entrate nel circuito, mancheranno poco meno di 40 km all'arrivo. E questo sarà determinante ai fini della classifica. Oltre al vento, sempre molto forte, un altro fattore determinante sono le temperature che possono arrivare anche a picchi di 40°. Le juniores gareggeranno nel circuito finale, completamente pianeggiante, con non molte difficoltà e molto spettacolare. Per le gare a cronometro, la prima parte ricalca le corse in linea, ma con ritorni anticipati. I fattori vento e temperature alte gicheranno un ruolo decisivo».