29 marzo 2024
Aggiornato 06:00
In Superbike altre due vittorie per la moto giapponese

Ducati, non basta un super-Davies: la Kawasaki resta invincibile

Jonathan Rea fa doppietta e va in fuga in classifica: 190 punti conquistati sui 200 totali a disposizione. Due secondi posti per la rossa, che riaggancia i migliori. Aprilia a bocca asciutta: solo due quarti posti, e la vetta del Mondiale si allontana

ASSEN – Ancora Kawasaki imprendibile, ancora Ducati a tentare di resisterle. Invano. Jonathan Rea non scende dal gradino più alto del mondo sul circuito che sta diventando la sua seconda casa, il tempio della velocità di Assen, e va in fuga in classifica mondiale. Entrambe le gare hanno seguito il medesimo copione: nei primi giri è stata battaglia a cinque (con il poleman Tom Sykes, Leon Haslam e Michael van der Mark), poi dal gruppo è emersa una coppia sola al comando, Rea contro Chaz Davies. Il ducatista, spinto anche dall'azzardo riuscito delle gomme morbide, come già la settimana scorsa ad Aragòn, è riuscito a tenere il passo della verde moto rivale fino agli ultimi giri. Ma stavolta, quando il leader ha messo il turbo sul finale, per lui non c'è stato nulla da fare: Davies è rimasto a breve distanza da Rea fino al traguardo, ma la serie di giri record inanellati da quest'ultimo gli ha impedito di avvicinarsi quel tanto che serviva per poterlo attaccare. Il capoclassifica iridato continua così a vivere una stagione pressoché perfetta: sei vittorie su otto corse, 190 punti conquistati dei 200 disponibili in totale, senza contare il settimo successo conquistato in carriera nell'università del motociclismo olandese.

Ducati, altri due podi aspettando Giugliano
Alla Ducati non è dunque riuscito l'aggancio della vittoria-bis, ma resta comunque la certezza di essere tornata una moto al livello dei migliori, come dimostra il quarto podio consecutivo portato a casa. «Rea oggi era più forte – confessa Davies – La moto è migliorata ed abbiamo fatto un passo avanti, ma non sono riuscito a sorpassarlo». «Anche qui in Olanda siamo stati davvero vicini alla vittoria in entrambe le manche – conferma il team principal Stefano Cecconi – dimostrando di nuovo il buon lavoro svolto da tutta la squadra e dai piloti ed il potenziale della nostra Panigale. E Chaz ha guidato magistralmente. Ci è mancato solo quel qualcosa in più che avrebbe potuto fare la differenza». Il secondo ducatista Xavi Fores conquista un settimo e un ottavo posto in quello che dovrebbe essere il suo ultimo weekend nel Mondiale Superbike: alla ripresa delle ostilità il 10 maggio prossimo dovrebbe infatti tornare il titolare infortunato Davide Giugliano.

Aprilia, il primato è sempre più distante
Non può invece essere soddisfatta la Aprilia, che finisce per due volte ai margini del podio con Leon Haslam e scivola a cinquanta punti di distacco in classifica mondiale da Rea. «Avevo un buon ritmo, riuscivo a stare con i primi – racconta l'alfiere della casa di Noale – ma negli ultimi giri ho perso il feeling con la gomma anteriore che si consumava molto sul lato destro. Anche usando la soluzione più dura la situazione non è cambiata, forse anche perché ho dovuto forzare molto. Dovremo analizzare i dati per capire dove ci siano margini di miglioramento in questo frangente. Sono arrabbiato perché sentivo di poter combattere almeno per il podio, invece ci è sfuggito all'ultima curva». Per il suo compagno di squadra Jordi Torres due sesti posti, non essendo riuscito a superare Tom Sykes pur essendo arrivato nei suoi tubi di scarico.

Le gare degli altri
Da segnalare il doppio podio del giovanissimo padrone di casa Michael van der Mark, che si sta sempre più segnalando come la scoperta del Mondiale SBK 2015. Gli altri due italiani Matteo Baiocco e Ayrton Badovini, giunti nell'ordine, mancano invece per un soffio la top ten in gara-2. Nella stessa manche brutto incidente per Nico Terol, sulla Ducati cliente del team Althea, al quarto giro: ricoverato in ospedale con trauma cranico, contusione al ginocchio destro e frattura al polso.