29 marzo 2024
Aggiornato 11:30
Dopo la Superbike, il flat track

Altro che ritiro, Troy Bayliss ha pronta una nuova sfida

Il campione australiano tentato dalle corse sugli ovali in terra battuta americani: gare folli, tutte in piega e in derapata, senza freni davanti. Anche la Ducati ci sta pensando: la filiale statunitense ragiona sui dettagli, il team c'è già

ROMA – Non ce la fa proprio a restare lontano dalle gare Troy Bayliss. A 46 anni, la leggenda australiana ha strabiliato di nuovo il mondo della Superbike il mese scorso, rientrando nel Mondiale dopo sette anni di assenza per sostituire l'infortunato Davide Giugliano sulla sua amata Ducati. Ha retto per due weekend, quello di casa in Australia e quello in Thailandia, poi ha gettato la spugna, promettendo: «Stavolta mi ritiro definitivamente, torno a casa a godermi la famiglia».

Dall'asfalto alla terra battuta
Evidentemente intendeva dire che si sarebbe ritirato solo dalle derivate di serie. Perché in realtà il vecchio leone sta già pensando alla sua prossima sfida: non più sull'asfalto dei circuiti permanenti, ma sugli ovali in terra battuta del flat track. Una disciplina dall'alto contenuto spettacolare (si corre costantemente in piega e in derapata, senza freni anteriori), che negli Stati Uniti gode di grande successo e che anche gli assi del Motomondiale non disdegnano: da lì uscì Kenny Roberts, tre volte iridato in classe 500, e anche l'ultimo dei campioni del mondo, Marc Marquez, vi si è dedicato nel dicembre scorso a Barcellona, vincendo il Superprestigio in cui battè proprio lo stesso Bayliss. L'australiano, dal canto suo, questa realtà la frequenta da tempo, organizzando addirittura nella sua nativa Australia una gara che porta il suo nome, la Motul Pirelli Troy Bayliss Classic, che ha dato un impulso non da poco alla crescita della popolarità internazionale del flat track.

Allo studio una stagione intera in America
Ma ora questo suo nuovo amore potrebbe essere sul punto di diventare una cosa seria. Complice il campione statunitense Jared Mees, che nei giorni scorsi gli ha lanciato una proposta indecente: correre contro di lui nell'Harley Davidson Flat Track Racing, un evento a inviti che la storica casa americana organizzerà per la prima volta ad Austin (la stessa struttura che ha ospitato domenica il Gran Premio degli Stati Uniti di MotoGP) nel giugno prossimo. Potranno parteciparvi non solo le favorite Harley XR750, ma anche le moto di altre marche: compresa dunque la Ducati. Bayliss ci sta pensando e con lui anche il direttore corse di Borgo Panigale, Paolo Ciabatti, che insieme alla sua filiale americana sta ragionando sugli ultimi dettagli, economici e non. Una squadra adatta allo scopo c'è: quella dei fratelli Lloyd, che già l'anno scorso ha fatto correre la rossa nel campionato di specialità. E se l'idea andasse davvero in porto, è già pronto anche l'ulteriore rilancio: partecipare a tutte e cinque le gare sugli ovali da un miglio del campionato americano Ama Pro Flat Track, ovvero Springfield, Sacramento, Du Quoin, Indianapolis e di nuovo Springfield, in programma tra maggio e ottobre. A quel punto, sarebbe proprio ufficiale: Troy Bayliss avrebbe trovato una nuova carriera.