27 agosto 2025
Aggiornato 23:30
Per il Ministro sono solo parole

Delrio boccia il fairplay finanziario di Malagò

In risposta alle dichiarazioni del Presidente del Coni, Giovanni Malagò, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega allo sport, Graziano Delrio dichiara: "Il fair play finanziario resta per ora un principio, e comunque non pare che possa entrare in qualche modo nelle norme europee".

ROMA - «Il fair play finanziario resta per ora un principio, e comunque non pare che possa entrare in qualche modo nelle norme europee»: l'ha detto il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega allo sport, Graziano Delrio, nella conferenza conclusiva dell'incontro informale dei ministri dello sport dell'Unione Europea svoltosi a Roma.

DELRIO A MALAGO': IL FAIR PLAY? SOLO PAROLE - Rispondendo a una domanda sul fatto se esistano cifre o parametri che abbiano improntato in qualche modo la discussione tra i ministri, Delrio ha affermato: «Non è stato affrontato il tema dei numeri, dei limiti da porre per stabilire cosa sia il fair play finanziario. L'unico parametro accettato da tutti è quello del pareggio di bilancio e su questa base si potrà continuare a parlarne con le varie federazioni».

L'EUROPA UNITA NELLA LOTTA ALLA CORRUZIONE SPORTIVA - «L'importanza del tema del fair play finanziario nello sport - ha proseguito Delrio - è data, come ci ha riportato il presidente dell'Uefa Platini, dal fatto che in un anno i debiti delle società calcistiche europee si sono dimezzati, da un miliardo e 700 milioni di euro a 800 milioni. L'Europa non è mai stata così unita sui temi dello sport.».A far da eco alle sue parole ci sono state quelle di Androulla Vassiliou, il commissario europeo uscente per lo sport: "Oltre all'inclusione sociale attraverso lo sport, abbiamo anche affrontato il tema del fair play nello sport, nel calcio e mi auguro in altri sport come il basket e il volley. Noi abbiamo anche il problema della corruzione nello sport, delle gare truccate. Abbiamo un comune dovere, come Commissione europea, di combattere questi comportamenti scorretti nello sport».