26 aprile 2024
Aggiornato 07:30
Serie A

Pareggio spettacolo tra Lazio e Verona

Biancocelesti due volte avanti con Keita e Lulic e ripresi da Marquinho e Iturbe, all'83' Romulo illude gli scaligeri ma al 93' Mauri (dopo aver sbagliato un rigore) fissa la parità. Mauri: «Sto bene, peccato che il campionato sia finito». Mandorlini: «Con noi Mazzoleni poco fortunato»

ROMA - Finisce 3-3 all'Olimpico tra Lazio e Verona, in uno dei due posticipi del lunedì della 36esima giornata di Serie A: biancocelesti due volte avanti con Keita e Lulic e ripresi da Marquinho e Iturbe, all'83' Romulo illude gli scaligeri ma al 93' Mauri (dopo aver sbagliato un rigore) fissa la parità. Entrambe le squadre salgono a 53 punti, a - 2 dall'ultimo posto disponibile per l'Europa League ma con tre squadre davanti: Torino, Parma e Milan.

La partita inizia ad alti ritmi: la Lazio ci prova subito con un paio di conclusioni da fuori, prima con Candreva e poi con Ledesma, ma Rafael non ha difficoltà nel bloccare la sfera. Il Verona, dal canto suo, si affida alle scorribande a destra di Iturbe e a sinistra di Marquinho; l'occasione migliore, però, arriva per vie centrali, quando Hallfredsson approfitta di un pasticcio tra Biava e Biglia per innescare Toni, ma l'ex Bayern Monaco sbaglia il colpo del vantaggio da due passi. Al 30' la Lazio trova il vantaggio: perfetta azione iniziata da Mauri, rifinita da Candreva e conclusa da Keita appena dentro l'area per il quinto gol in campionato dello spagnolo. I veneti non demordono, e dopo 7' trovano il pari con Marquinho che beffa Berisha con un piatto destro angolato che non lascia scampo al portiere albanese.

Nella ripresa la Lazio entra in campo con il piede sull'acceleratore: Mauri, schierato «falso nueve» tra Keita e Candreva, ha un paio di occasioni di testa, ma la mira non è precisa. Anche il Verona ha la sua chance con Moras, ma la sua incornata a centro area finisce fuori di pochissimo alla sinistra di Berisha. La Lazio passa sul 2-1 al 60', quando Lulic è bravo ad approfittare di uno svarione di Marques e ad infilare Rafael con un potente destro ravvicinato. Passano 10', però, ed è Iturbe a pareggiare i conti: l'argentino, uno dei migliori in campo, viene servito in profondità da Sala e batte Berisha con un tocco di sinistro dall'area piccola. Reja inserisce Klose per dare più peso all'attacco, ma a sorpresa è il Verona a passare in vantaggio: Hallfredsson dalla sinistra mette in mezzo un cross rasoterra forte e teso, Radu inspiegabilmente lascia passare e Romulo, appena entrato, segna il sorpasso. La Lazio si innervosisce e Lulic perde la testa stendendo Iturbe: Mazzoleni tira fuori il cartellino rosso. Proprio quando sembra finita, però, Albertazzi (palo per lui poco prima) atterra in area Klose: per il direttore di gara è calcio di rigore. Rafael si supera negando il gol a Mauri, ma sulla ribattuta il capitano biancoceleste ribadisce in rete per il definitivo 3-3. Un punto a testa, e l'Europa un po' più lontana per entrambe le squadre.

Mauri: Sto bene, peccato che il campionato sia finito - Il capitano della Lazio Stefano Mauri non riesce ad esultare per la sua rete che ha dato ai biancazzurri un pareggio a tempo scaduto. «Siamo ancora lì però abbiamo perso 2 punti e mancano 2 giornate, quindi è sempre più difficile - dice ai microfoni di Sky Sport il centrocampista biancoceleste -. Oggi ci abbiamo messo un grande carattere riuscendo a pareggiare con un uomo in meno, ma purtroppo subiamo troppi gol. Se vinciamo tutte e due le prossime partite ormai conta poco perché non dipende più da noi. Noi ce la metteremo tutta poi vedremo come andrà». Sembra un Mauri rinato. «Ora sto bene, è chiaro che dopo un anno di inattività ci sia voluto un po' più di tempo, peccato che sia finito il campionato».

Andrea Mandorlini, scuro in volto dopo il pareggio dell'Olimpico, commenta il concitato finale di partita con la Lazio. «Peccato per un finale così per due squadre che si giocavano qualcosa di importante. Qualche dubbio sull'episodio c'è - dice il tecnico del Verona a Sky Sport 24 - ma il rammarico c'è soprattutto perché la squadra non meritava di pareggiare». Mandorlini prova a non toccare l'argomento calcio di rigore, ma stimolato dallo studio commenta: «Un episodio del genere era successo anche contro la Roma, Mazzoleni con noi è poco fortunato. Questa volta il giudice di porta aveva visto bene, ma l'arbitro non l'ha ascoltato. Anche rivedendo ora dica che tutta la vita non è calcio di rigore, lo stesso Klose era sorpreso. Ma fa parte del calcio, accettiamolo e giochiamo le ultime due partite vedendo quello che succede».