25 aprile 2024
Aggiornato 03:30
Calcio | Serie A

Petkovic: «Non meritiamo la squalifica». Montella: «Peseranno assenze e fatica»

La Uefa ha disposto le porte chiuse per la prossima sfida interna contro l'Apollon Limassol, e il tecnico biancoceleste Petkovic prende atto con estrema tristezza del provvedimento

ROMA - Ancora una volta è il tema razzismo a tenere banco in casa Lazio. La Uefa ha disposto le porte chiuse per la prossima sfida interna contro l'Apollon Limassol, e il tecnico biancoceleste Petkovic prende atto con estrema tristezza del provvedimento: «Sono cose difficili da commentare: questa squadra non merita un trattamento simile. Spero che attraverso il ricorso si ottenga una partita aperta, una partita di calcio».

Poi il pensiero va al monday night contro la Fiorentina: «Siamo stati impegnati entrambi in Europa League e vedremo chi sarà più fresco. Noi abbiamo ripreso a girare per il verso giusto - le sue parole - i ragazzi col Trabzonspor si sono comportati bene. Serve una vittoria contro una squadra che punta ad arrivare lontano, una formazione che ad inizio campionato era tra le favorite. Dal canto nostro speriamo che in Turchia sia arrivata la svolta, ma posso anche dire che sono contento dell'arrivo della sosta che ci permetterà di recuperare alcuni elementi».

Montella: Peseranno assenze e fatica - «Da parte dei media si mette più pressione del dovuto su questa squadra. Noi dobbiamo andare avanti, stiamo facendo meglio dell'anno scorso con tanti problemi, e anche una buona Coppa». Così Montella alla vigilia della sfida con la Lazio. Il tecnico della Fiorentina spiega: «Non mi dà fastidio se si pensa che dobbiamo vincere lo scudetto, lo accettiamo, ma non perdiamo la realtà dei fatti». Contro i biancocelesti «peseranno le assenze e la fatica».
Della trasferta vittoriosa di Dnipro Montella ha apprezzato un aspetto in particolare: «Il furore agonistico mi è piaciuto, così come mi era piaciuto anche col Parma. Ogni partita che fai ti lascia delle cose, più partite fai più c'è possibilità di imparare anche se non hai tempo per preparare le partite e non hai ripristino delle energie».
Simbolo del furore mostrato in Ucraina è stato senza dubbio Massimo Ambrosini: «Il giocatore lo conosciamo, ha dimostrato da subito grande entusiasmo come se fosse l'ultimo arrivato nel mondo del calcio e c'erano già segnali di quello che poteva dare, a livello comportamentale oltre che tecnico». Chi invece a centrocampo pare un po' troppo nervoso è il cileno Pizarro. Ma il tecnico, almeno in parte, lo difende: «Non può cadere in questi errori, anche se sono espulsioni di gioco. Un fallo di mano e poi un fallo di gioco che certo poteva evitare, ma ha fatto una partita su un terreno diverso dal solito». Anche Ilicic non è ancora riuscito a esprimere tutto il suo potenziale, complice una condizione fisica precaria: «Non sta bene, non s'è allenato bene. Lui s'è infortunato in nazionale alla caviglia, ogni volta che ha forzato sentiva dolore ed a Milano ha ricevuto un altro pestone e questo non gli permette di guarire».