Maratona, è argento mondiale per Straneo: è un sogno
«Tre anni fa non avrei mai pensato di poter partecipare a una Olimpiade o a un Mondiale e adesso sono qui», aggiunge la Straneo, che nel 2010 si sottopose a un intervento per l'asportazione della milza per sconfiggere la sferocitosi
MILANO - «Non so cosa dire. Ho fatto la mia gara, mi sentivo benissimo e ci ho provato, come mi aveva detto la mia allenatrice Beatrice Brossa». Valeria Straneo è incredula dopo l'argento conquistato nella maratona ai Mondiali di atletica di Mosca: una medaglia arrivata a 37 anni, quando ormai sembrava un sogno irrealizzabile. «A una medaglia non credevo - confessa l'atleta piemontese a fine gara -, pensavo a un piazzamento tra le prime dieci. Quindi sono felicissima, questa è una medaglia mondiale, è un argento a cui do un grandissimo valore».
«Tre anni fa non avrei mai pensato di poter partecipare a una Olimpiade o a un Mondiale e adesso sono qui», aggiunge la Straneo, che nel 2010 si sottopose a un intervento per l'asportazione della milza per sconfiggere la sferocitosi, una malattia genetica che determina la modifica dei globuli rossi e stanchezza cronica. «Il caldo? In gara mi sono bagnata moltissimo - sottolinea - e quindi non l'ho patito più di tanto. A un certo punto mi sono girata e ho visto che non c'era nessuno. Mi sono detta che non era possibile, però ci ho creduto fino in fondo, anche se negli ultimi due chilometri non avevo più le gambe. La Kiplagat ha allungato, e non sono riuscita a starle dietro».
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