19 aprile 2024
Aggiornato 14:00
Varate misure antirandagi

GP d'India a prova di... cane

Questa volta non dovrebbero esserci intrusi indesiderati sul Buddh International Circuit per il Gran Premio d'India. Gli organizzatori hanno infatti piazzato delle postazioni per impedire la penetrazione sul tracciato di cani randagi

NEW DELHI - Questa volta non dovrebbero esserci intrusi indesiderati sul Buddh International Circuit per il Gran Premio d'India. Gli organizzatori hanno infatti piazzato delle postazioni per impedire la penetrazione sul tracciato di cani randagi, che l'hanno passato avevano creato qualche imbarazzo, e soprattutto un pericolo per i piloti, durante le prove libere. All'inizio si pensava di usare un metodo a ultrasuoni, ma poi è stato deciso di aumentare la sorveglianza nei punti in cui l'anno passato erano state più frequenti le intrusioni.

«Questi punti sono stati sigillati, la recinzione attorno al tracciato ha avuto un ulteriore strato e poi ci saranno squadre di accalappiacani. Siamo fiduciosi perchè quest'anno non ci sono più lavori in corso mentre l'anno passato, con gli operai accampati attorno alla pista, attiravano gli animali a causa del cibo», ha detto alla BBC Askari Zaidi, portavoce del circuito.
Il pilota locale Narain Karthikeyan, sempre alla BBC, ha parlato in difesa della 'sua' pista: «La questione dei cani randagi è stata ingigantita. Non c'è mai stato alcun problema con i piloti. È una cosa davvero piccola e insignificante se paragonata alla bellezza del circuito. Tutti amano correre qui».