20 aprile 2024
Aggiornato 04:30
Lunga intervista al Times

Muamba: Sono un miracolo vivente

Il cuore del congolese fermo per 78 minuti, tanto che i medici avevano avvisato la fidanzata del giocatore, Shauna, che Muamba avrebbe potuto riportare gravi danni cerebrali

BOLTON - «Ero morto, ora sono vivo. Sono la testimonianza vivente di un miracolo». Così Fabrice Muamba riassume la sua incredibile vicenda in una lunga intervista al Times. Il 24enne centrocampista del Bolton, colpito tre mesi fa da arresto cardiaco durante la partita di FA Cup contro il Tottenham, parla del suo lento recupero e svela alcuni retroscena inediti. «Mentre cercavano di rianimarmi - confessa - i medici hanno pensato per due volte di dichiarare la mia morte».

Il cuore del congolese è rimasto fermo per 78 minuti, tanto che i medici avevano avvisato la fidanzata del giocatore, Shauna, che Muamba avrebbe potuto riportare gravi danni cerebrali. «La mia memoria è incasinata, parlo più lentamente e ogni tanto mi capita di rifare la stessa domanda dopo cinque minuti - spiega Muamba, che una volta alla settimana viene visitato da un neuropsicologo -, la strada per guarire completamente è ancora lunga e questa cosa è un po' frustrante».
«Quando mi sono ripreso - ricorda Muamba - ho chiesto al dottore di dirmi la verità sulle mie condizioni e lui mi ha risposto: 'Dovresti avere dei danni cerebrali, dovresti essere morto, un mese fa pensavo che tu fossi finito'. Sto ancora cercando di capire cosa mi è successo ma prendo ogni giorno che viene come una benedizione».

La morte di Morosini mi ha davvero scioccato - Il calciatore del Bolton racconta di essere rimasto particolarmente colpito dalle morti di Piermario Morosini, il calciatore del Livorno stroncato in campo da un infarto, e del nuotatore norvegese Alexander Dale Oen. «Tre volte negli ultimi mesi? Incredibile. Ci deve essere un modo di fermare tutto questo - dice -, la morte di Morosini mi ha davvero scioccato. Ho visto il filmato su Youtube, è stato allucinante. Ho detto a me stesso: «Quello ero io, non molto tempo fa». Il potere della preghiera e i dottori mi hanno salvato, sono stato fortunato».