29 marzo 2024
Aggiornato 14:00
La morte di Piermario Morosini

Ministero della Salute: Per defibrillatori esterni 4 milioni alle Regioni

Altri 4 arriveranno dopo una relazione su l'attuazione del programma. Lo precisa in una nota il dicastero in seguito alla tragica morte del centrocampista del Livorno Piermario Morosini

ROMA - Il Ministero della Salute ha già erogato alle Regioni 4 milioni di euro degli 8 in totale autorizzati per i Programmi regionali per la diffusione dei defibrillatori automatici e semiautomatici esterni (Dae). Lo precisa in una nota il dicastero in seguito alla tragica morte del centrocampista del Livorno Piermario Morosini.
Sulla diffusione e l'utilizzo dei defibrillatori in ambito extra-ospedaliero, dice infatti il Ministero, «nel dicembre 2011 il Ministero ha provveduto a erogare la prima parte del finanziamento per i Programmi regionali per la diffusione dei defibrillatori automatici e semiautomatici esterni (Dae), presentati da tutte e 21 le Regioni e Province autonome entro il 31 luglio 2011 e valutati positivamente dal Comitato per la verifica dei livelli essenziali di assistenza (Lea) nella seduta del 25 novembre 2011».

«La presentazione dei Piani e l'erogazione del contributo sono avvenuti in ottemperanza al Decreto ministeriale del 18 marzo 2011 ('Determinazione dei criteri e delle modalità di diffusione dei defibrillatori automatici esterni') previsto dall'art. 2 comma 46 della Finanziaria 2010. La spesa autorizzata - ricorda ancora il Ministero - è di 4 milioni di euro per l'anno 2010 (ovvero la somma erogata a dicembre) e di 2 milioni per ciascuno degli anni 2011 e 2012. Il primo finanziamento era subordinato all'approvazione dei Piani regionali, mentre il secondo e il terzo avverranno dopo la presentazione da parte di ogni singola Regione delle relazioni sulle tre fasi di attuazione del programma e alla loro valutazione positiva da parte del Comitato Lea».

Il Ministero della Salute spiega che «i Programmi regionali, redatti sulla base del Decreto e delle 'Linee guida per il rilascio dell'autorizzazione all'utilizzo extraospedaliero dei defibrillatori semiautomatici' (Accordo Stato-Regioni 27 febbraio 2003), prevedono l'analisi del contesto, l'individuazione delle sedi e delle strutture nelle quali collocare i Dae, la previsione del numero di defibrillatori da acquistare, l'elaborazione del piano formativo con la previsione del numero di persone da formare, la definizione delle procedure specifiche per la manutenzione delle apparecchiature e delle modalità per il monitoraggio e la verifica delle attività svolte, l'individuazione dell'ente coordinatore e le modalità di informazione per il coinvolgimento della popolazione, e infine l'individuazione degli indicatori per il monitoraggio dei progetti stessi».

«L'iniziativa in corso consente di disegnare e aggiornare una mappa nazionale complessiva relativa al numero e alla distribuzione geografica e organizzativa dei defibrillatori esterni sul territorio (punti fissi e mobili), e soprattutto di delineare le caratteristiche della rete delle attività relative alla manutenzione, la formazione e i meccanismi di pianificazione», conclude il Ministero. p>