25 aprile 2024
Aggiornato 20:00
Quarti di finale di Champions League

Allegri: Barcellona? In campo senza paura

«Dobbiamo giocare con coraggio, serenità ed equilibrio - dice l'allenatore del Milan -. Dobbiamo disputare una grande partita, non c'è bisogno di dare motivazioni alla squadra». Ibrahimovic: Guardiola? Non so se lo saluto

MILANO - «Rispetto sì, paura no. Il Barcellona è favorito, ma noi non scenderemo in campo con timore». Massimiliano Allegri cerca di trasmettere fiducia alla squadra alla vigilia dell'andata dei quarti di finale di Champions League a San Siro contro il Barcellona. «Dobbiamo giocare con coraggio, serenità ed equilibrio - dice l'allenatore del Milan -. Dobbiamo disputare una grande partita, non c'è bisogno di dare motivazioni alla squadra. Abbiamo raggiunto un obiettivo importante entrando tra le prime otto d'Europa. Questo è il quarto di finale più difficile tra quelli in programma: lo è per noi, ma lo è anche per il Barcellona. Noi daremo tutto per superare il turno e, se non ci riusciremo, faremo i complimenti a loro».

Sarà importante non sbagliare la gara di andata - Mancherà Thiago Silva, un'assenza pesante, e Allegri torna sull'infortunio rimediato dal difensore brasiliano sabato in campionato contro la Roma: «Abbiamo valutato come stesse e ho ritenuto giusto farlo giocare. Mi dispiace, è un giocatore importantissimo per noi. A posteriori, è sempre facile parlare. A livello tattico proveremo alcune situazioni, a livello psicologico credo che la gara sia di grande fascino e di per sé dia già grandi motivazioni. Messi è la punta di una squadra che gioca un bellissimo calcio, dovremo fare una gara attenta, riducendo al minimo gli errori ma dovremo avere comunque una mentalità offensiva, giocando con coraggio. Nesta? Non gioca da molto, valuterò le sue condizioni».
Con la sfida di ritorno in programma al Camp Nou, per i rossoneri sarà importante non sbagliare la partita di San Siro: «Risultati perfetti non ce ne sono - spiega Allegri -. Anche a Londra contro l'Arsenal abbiamo rischiato partendo dal 4-0. Delle due quella di domani è la gara più importante, non possiamo sbagliare per giocarci la qualificazione nel ritorno». Il Milan ha già affrontato due volte il Barcellona nella fase a gironi di Champions: i rossoneri pareggiarono 2-2 in Spagna e persero 3-2 a Milano». Abbiamo perso, ma al ritorno abbiamo giocato con più coraggio e abbiamo creato più occasioni rispetto all'andata - conclude Allegri -. Dobbiamo cercare di ripetere quel match, limitando gli errori difensivi. Noi fatichiamo se dobbiamo difenderci davanti alla nostra area: quando lo abbiamo fatto in Coppa Italia contro la Juve, ad esempio, abbiamo concesso tre occasioni in cinque minuti».

Ibrahimovic: Guardiola? Non so se lo saluto - «Siamo pronti, aspettiamo questa partita da dopo il sorteggio». Zlatan Ibrahimovic carica il Milan in vista della sfida di domani sera con il Barcellona, valida per l'andata dei quarti di finale di Champions League. «Fin qui abbiamo sempre fatto bene. Siamo usciti in Tim Cup per mano della Juve. Siamo tutti pronti - prosegue Ibra - dobbiamo fare una partita perfetta. Per andare in semifinale non si può perdere e ci vogliono due partite perfette». Il numero 11 rossonero ritroverà domani sera, sulla panchina del Barcellona, quel Guardiola con cui ebbe attriti nel suo ultimo periodo in maglia blaugrana, tanto che si convinse a cambiare aria e tornare in Italia: «Il Barcellona è la squadra più forte del mondo. Salutare Guardiola? Non lo so - risponde Ibra incalzato dalle domande dei giornalisti spagnoli - il passato è passato, non credo sia importante per entrambi questa cosa. Credo che questo Barcellona sia più forte di prima, ci sono dei nuovi molto bravi e un'idea di gioco che traducono sempre in campo. Chi preferisco che vinca la Liga tra Real e Barcellona? Non ho vergogna di dire che ho giocato nel Barça e non ho vergogna di tifare per il Barça». Ibra poi dichiara amore per l'Italia: «E' la mia seconda casa, qui sto bene e mi trattano bene. E quando stai bene fuori, stai bene anche in campo. Ho altri due anni di contratto con il Milan e voglio onorarli, poi non si sa. Ora vedo il mio futuro qui a Milano». L'attaccante spiega, infine, come bisogna impostare la gara: «Come affrontare il Barca? Con il nostro gioco e le nostre qualità. A me non piace il calcio difensivo ma se il mister me lo chiederà âÇô conclude Ibra - sono pronto a tutto».