MotoGP: Rossi, sogno il decimo Mondiale
Valentino: «Per l'anno prossimo abbiamo tante cose da provare, abbiamo lavorato tanto e avremo una Ducati decisamente diversa da quella di questa stagione. Continuerò a usare il casco dedicato al Sic per i test invernali, fino ad aprile»
MILANO - Si chiude l'annus horribilis di Valentino Rossi. Il pilota della Ducati ha concluso la stagione della MotoGp al settimo posto della classifica piloti a quota 139 punti, salendo una sola volta sul podio, per giunta sul gradino più basso (sul circuito francese di Le Mans). Vale guarda comunque al futuro con ottimismo: «Quest'anno è stato un po' difficile, non ci siamo divertiti tanto neanche noi - ha dichiarato nel corso di una chat con i fan organizzata dalla Dainese -, spero di tornare presto competitivo. Per l'anno prossimo abbiamo tante cose da provare, abbiamo lavorato tanto e avremo una Ducati decisamente diversa da quella di questa stagione. Speriamo bene, speriamo di andare più forte. Il mio sogno? Vincere il decimo mondiale», ha ammesso campione di Tavullia.
La MotoGp 2012 sarà una stagione «al risparmio». La crisi economica si è abbattuta pure sul Motomondiale, costringendo gli organizzatori a introdurre alcune novità regolamentari per rimpolpare una griglia di partenza ridotta all'osso a causa degli alti costi: il ritiro della Suzuki, la Honda con una moto ufficiale in meno. Ecco apparire allora le Crt, acronimo di «Claiming Rule Team», vale a dire team privati che scenderanno in pista con ciclistiche prototipo. «Ci piacerebbe continuare a correre con le Motogp di adesso - ha affermato Rossi -, ma bisognerà correre con moto meno performanti e meno costose, magari però più divertenti da guidare, ci potrebbero essere più lotte. L'auspicio è che la MotoGp torni a farci vedere delle gare come quelle di qualche anno fa».
Un pensiero ovviamente va al collega e amico Marco Simoncelli, scomparso pochi mesi a fa a seguito di un terribile incidente sul circuito di Sepang. «Continuerò a usare il casco dedicato al Sic per i test invernali, fino ad aprile. Poi penso che tornerò al mio casco per le gare, ma terrò qualcosa per ricordarlo - ha assicurato Vale -, metterò il 58 da qualche parte». E a chi gli chiede informazioni e progetti per il suo futuro prossimo, lui risponde senza esitazione: «Mi vedo ancora un po' con la tuta in giro, in macchina e in moto - ha concluso 'il Dottore' -. Un futuro in Superbike? Non lo so, vedremo tra qualche anno. Non nascondo che anche i rally mi piacciono molto».
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