Beckham-PSG, affare fatto
Le Parisien: 800mila euro lordi al mese per 18 mesi a partire da gennaio. Anche L'Equipe conferma l'imminente chiusura della trattativa con il PSG. Vargas: Felice di andare al Napoli. Cile: stangata Vidal, niente nazionale per le prossime 10 partite
PARIGI - David Beckham vestirà presto la maglia del Paris Saint-Germain. Lo annunciano oggi i principali giornali francesi, secondo cui la proprietà del club avrebbe offerto al calciatore inglese un contratto faraonico: in base alle prime indiscrezioni, fornite dal quotidiano Le Parisien, l'ex stella di Manchester United e Real Madrid avrebbe accettato un contratto da 800 mila euro lordi al mese per 18 mesi a partire da gennaio.
La trattativa tra il PSG e il giocatore va avanti da settimane. Il primo ad aprire uno spiraglio all'arrivo dello Spice Boy, a settembre, era stato Leonardo, direttore sportivo della squadra parigina: «La porta è aperta - aveva detto l'ex tecnico di Milan e Inter - David è il più grande calciatore, un marchio, una star». Sul giocatore si sono mossi anche diversi club inglesi ma Beckham ha escluso un ritorno in patria: «Per chi ha già vestito la maglia del Manchester United, il migliore club in Inghilterra, è impossibile andare in un'altra squadra della Premier».
Anche L'Equipe conferma l'imminente chiusura della trattativa con il PSG: tranne un improbabile ribaltamento della situazione il centrocampista britannico firmerà a inizio gennaio un contratto di 18 mesi con il PSG prima di raggiungere i suoi compagni di squadra in stage nel Qatar.
Vargas: Felice di andare al Napoli - «Sono felice di andare a giocare in Italia. Non ho mai pensato che la trattativa con il Napoli potesse saltare così in fretta». In attesa dell'ufficialità dell'affare con l'Universidad de Chile, attesa a breve, Eduardo Vargas parla già da giocatore del Napoli. Spazzati via gli ultimi tentennamenti dovuti al (tardivo) ritorno di fiamma dell'Inter, l'attaccante cileno è pronto a mettersi a disposizione di Walter Mazzarri.
«Arriverò a Napoli i primi giorni di gennaio - ha confessato Vargas in un'intervista all'emittente cilena Radio Cooperativa - e mi metterò a disposizione del mister per imparare e diventare importante per il club». Vargas è pronto, i tifosi del Napoli non vedono l'ora di abbracciarlo, sperando di vedere al più presto le prodezze con cui il cileno si è messo in mostra nell'ultima Copa Sudamericana.
Cile: stangata Vidal, niente nazionale per le prossime 10 partite - Niente nazionale per le prossime dieci partite. La bravata commessa prima della partita contro l'Uruguay, valida per le qualificazioni al Mondiale del 2014, costa cara a cinque giocatori della nazionale cilena, fra cui lo juventino Arturo Vidal e il giocatore dell'Atalanta Carlos Carmona: i giocatori si erano presentati in ritardo di 45 minuti e in condizioni «non adeguate» nel ritiro della nazionale prima della gara contro la Celeste, giocata l'11 novembre.
Inevitabile il procedimento disciplinare da parte dell'Anfp, la federcalcio cilena, che ha optato per una punizione esemplare. Il provvedimento, valido per partite amichevoli e ufficiali, riguarda oltre a Vidal e Carmona anche Jorge Valdivia, Gonzalo Jara e Jean Beausejour. Inoltre, secondo quanto deciso dalla commissione disciplinare della Anfp, ai cinque giocatori sarà decurtato il 30% dei premi a loro spettanti per le partite di qualificazione successive all'episodio incriminato.
Il gruppo, aveva raccontato il ct Claudio Borghi, si era presentato in ritardo e in condizioni «non adeguate» dopo avere partecipato al battesimo di uno dei figli di Valdivia. Versione confermata anche dalla federcalcio cilena, che nel motivare le sanzioni ha spiegato che i cinque «mostravano segni evidenti di consumo di alcol». Il gruppetto era stato messo fuori rosa per la sfida con l'Uruguay e per quella successiva con il Paraguay. A Vidal e compagni non sono bastate le scuse ufficiali presentate al commissario tecnico e ai compagni di squadra: i cinque guarderanno da casa le prossime dieci partite della Roja.
Terry a processo per razzismo - John Terry sarà processato per razzismo. Il capitano della nazionale inglese e del Chelsea è accusato di aver rivolto insulti razzisti ad Anton Ferdinand, difensore del Queens Park Rangers, durante l'incontro dello scorso 23 ottobre.
«Abbiamo dato mandato alla polizia di perseguire John Terry per reati di ordine pubblico aggravati dal razzismo - ha confermato il procuratore Alison Saunders -. Dopo aver minato tutte le prove credo ci siano gli estremi per una condanna per razzismo ed è nell'interesse generale proseguire su questa materia». Terry ha sempre respinto le accuse di razzismo, sostenendo che le sue frasi sono state male interpretate e isolate dal contesto.