L'Avvocato di Corvia: Posizione definitivamente chiarita
Dura 40 minuti l'audizione in Procura Federale dell'attaccante del Lecce
ROMA - Daniele Corvia «ha chiarito definitivamente la sua posizione», che si può considerare «veramente finita qui». Lo ha affermato uno dei legali dell'attaccante del Lecce, Giovanni Del Re, al termine dell'audizione di questa sera presso la Procura della FIGC nell'ambito dell'inchiesta sportiva sul calcioscommesse. Audizione che è durata appena quaranta minuti, durante i quali la difesa di Corvia ha confermato che in chat su internet non era l'attaccante del Lecce a dare imbeccate sulle scommesse per le partite ma Marco Paoloni, l'ex portiere della Cremonese - oggi al Benevento - prima arrestato e poi ai domiciliari, per il quale la Procura di Cremona ha disposto oggi l'obbligo di firma e di dimora a Civitavecchia, città di cui è originario.
«Corvia è stato interrogato per il suo esposto e quindi gli sono stati chiesti chiarimenti su quello», ha spiegato l'avvocato, «Da quello sono state fatte altre domande e ha chiarito definitivamente la sua posizione. La Procura è stata assolutamente chiara, disponibile, perfetta: quindi credo che la posizione di Corvia sia veramente finita qui». Quanto alla questione della chat, ha proseguito, «negli atti già c'è, credo anche per gli interrogatori precedenti che la procura federale ha fatto: era una chat assolutamente falsa, quindi utilizzata soltanto da Paoloni per millantare questo rapporto».
«Corvia si dichiara estraneo ai fatti e lo è, mi sembra che anche la Procura oggi lo abbia assolutamente confermato», ha proseguito Del Re, «Credo che la brevità dell'interrogatorio vada in questo senso, anche le intercettazioni che sono state contestate sono tutte utili a chiarire la posizione di Corvia, assolutamente inesistente. Il continuo accostamento a Quadrini in questo senso pare ridicolo, perché Corvia non conosce Quadrini». Quanto a Paoloni, invece, «lo conosceva», visto che hanno giocato insieme nelle giovanili con la Roma e con la Ternana nel 2005.
«Non mi aspetto assolutamente una chiamata dalla giustizia ordinaria, perché Corvia non risulta tra gli indagati», ha concluso l'avvocato, «Non credo che la giustizia ordinaria apra una posizione nei suoi confronti, oggi credo che sia chiuso il discorso: la giustizia ordinaria andrà ovviamente avanti, ma con i nominativi a sua disposizione».
Corvia presentò un esposto, sia alla Procura federale sia alla Procura della Repubblica di Roma, a seguito di una chiamata sospetta da una persona sconosciuta.