20 aprile 2024
Aggiornato 02:00
Scandalo calcio scommesse

Signori: Sono stato massacrato, devo farmi forza

«Grazie alla famiglia e agli amici. Prandelli? In bocca al lupo per gli Europei»

BOLOGNA - «Mi devo fare forza, se no non mi riconosco più. Nel senso che se sono stato capitano in due società diverse, evidentemente» qualcosa di buono «l'ho fatto». Così l'ex attaccante Beppe Signori, ha iniziato questa mattina all'Hotel Savoia Regency di Bologna, la conferenza alla quale hanno partecipato anche due dei suoi legali Paco D'Onofrio e Silvio Caroli, convocata per chiarire la sua posizione nei confronti dello scandalo calcioscommesse, dopo aver scontato 15 giorni di arresti domiciliari. Prima di passare in rassegna le accuse che gli sono state dal gip Guido Salvini, Signori - evidentemente commosso - ha ringraziato «le persone che mi sono state vicine e mi hanno dimostrato tutto l'affetto e l'amore» a partire «dalla famiglia, i figli, i genitori e la mia compagna» e anche «tutti gli amici presenti e i tifosi che sono qui col cuore».

I familiari, ha aggiunto l'ex calciatore «sono stati il mio unico sfogo» in questi 15 giorni in cui «non potevo avere contatti con l'esterno». A chi gli ha chiesto, nel corso della conferenza stampa, un giudizio sul ct della Nazionale italiana che nei giorni scorsi ha commentato la vicenda «la vita è una scommessa, mentre per me è un dono», Signori ha risposto: «Cesare lo conosco. Gli faccio in bocca al lupo per gli Europei». Un altro ringraziamento è stato inoltre rivolto a: «Zeman, Mazzone, Gigi Riva, Pagliuca, Viviano, Baiano, Kennet Andersson» le «testimonianze più vere, di quelli che mi hanno conosciuto come persona. Mi ha riempito di gioia».