Rivera: le richieste non sono così drammatiche
Il presidente del settore giovanile e scolastico della Figc: «Per trovare una soluzione chiudere il becco ai falchi»
ROMA - Detto che «è interesse di tutti trovare una soluzione», per evitare che i calciatori di Serie A mettano in atto lo sciopero proclamato dall'AIC e che porterà al rinvio della giornata di campionato in programma nel weekend del 25-26 settembre, Gianni Rivera ritiene che sia necessario «chiudere il becco dei falchi», ovvero dei presidenti delle squadre che non vogliono il confronto e delle tv, le sole a rimetterci in caso di stop. «Le richieste dei giocatori non mi sembrano così drammatiche, quindi penso convenga a tutti usare la diciottesima regola del calcio (quelle tecniche sono 17, ndr.), quella del buon senso», ha detto questa mattina il presidente del settore giovanile e scolastico della Figc a Radio anch'io lo sport.
L'Assocalciatori ritiene inaccettabile il nuovo contratto proposto dalla Lega di Serie A, a cominciare dalla possibilità che verrebbe concessa ai club di indirizzare verso altre squadre i calciatori che si vuole cedere. «Sarebbe un ritorno, nemmeno troppo mascherato, al vincolo», ha osservato Rivera. «Pensavo che con l'abolizione del vincolo sarebbe terminato il mercato delle vacche, che invece prosegue».
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