25 settembre 2023
Aggiornato 11:30
Nazionale

Mexes si riprende la Francia: pronto a diventare capitano

Il difensore della Roma torna in nazionale domani contro la Norvegia con l'avvento del nuovo allenatore Laurent Blanc

PARIGI - Da elemento 'sgradito' ai tempi di Raymond Domenech, il disastro ai Mondiali sudafricani e il conseguente allontanamento dell'ex ct, con l'avvento del nuovo allenatore Laurent Blanc, hanno riaperto le porte della nazionale francese a Philippe Mexes. «Prima ancora della gioia di giocare, mi sento già onorato per essere stato chiamato», ha detto oggi il difensore centrale della Roma alla vigilia dell'amichevole che i bleus giocheranno domani a Oslo contro la Norvegia. «Per noi è un match molto delicato, c'é tanta pressione, ma non ci sentiamo dei condannati sul patibolo. Io sono tranquillo e sereno».

E sul rapporto con Domenech, meglio non tornare. «Non ci penso più», ha detto Mexes. «Lui mi ha dato delle chance, ma non sono mai riuscito a fargli vedere chi è il vero Mexes, quello di Auxerre o dei grandi momenti alla Roma. Sto lavorando durissimo proprio per tornare a viverli il più presto possibile. In passato sono mancati dei dettagli, ho commesso degli errori. In questi casi è facile perdere fiducia. Ma oggi sono qui con un'altra mentalità». A 28 anni, Mexes è il giocatore più anziano della prima Francia di Blanc. «Bizzarro», ha ammesso il difensore. Che è addirittura in lizza per la fascia di capitano: «Per le esperienze che ho ormai acquisito a livello internazionale, positive e negative, mi ritengo pronto. Ma in una squadra non basta un leader. Ciascuno deve prendersi le sue responsabilità. Ognuno di noi deve avere la forza di parlare».

E poi la fortuna di avere un ct che ha giocato proprio nel suo ruolo. «E' stato un esempio, per me e per tantissimi altri», ha detto Mexes. «E' davvero un onore avere un ct che è stato un grande difensore. Ha vinto tutto e grazie alla sua esperienza è in grado di trasmetterci la cultura della vittoria e della competizione».