20 aprile 2024
Aggiornato 02:00
Il sogno azzurro del sampdoriano

Pazzini: spero di convincere Lippi

L'attaccante doriano: «Sono pronto a giocarmela con Gilardino. I palloni sono un disastro. Mercato? Per Ora non ci penso»

GENOVA - In attesa di conoscere le decisioni del Ct Marcello Lippi sulla lista dei 23 convocati Giampaolo Pazzini pregusta l'avventura ai Mondiali e stronca il pallone ufficiale scelto dalla Fifa per il torneo. «Sto facendo di tutto per mettere in difficoltà il Ct e partecipare al Mondiale, che per me sarebbe il primo», ha detto l'attaccante della Sampdoria nella conferenza stampa tenuta oggi nel ritiro del Sestriere e riportata dal sito della Figc.

«La nazionale l'ho meritata andando alla Sampdoria», ha spiegato Pazzini, «per questo ringrazio i compagni e gli allenatori, Mazzarri e Del Neri, che mi hanno messo nelle condizioni giuste. Essere qui è un sogno, mi godo ogni momento che sto vivendo. L'Italia in attacco ha sempre avuto grandissimi giocatori. Fra me, Gilardino e Borriello ci sono differenze. A tutti e tre piace stare in area, ma ognuno ha caratteristiche diverse. Con Alberto ho un bel rapporto. Lo abbiamo mantenuto anche quando sono andato via da Firenze, non c'è dualismo, e sono molto contento per lui quando fa bene. E' indubbio che a Firenze giocavo poco e quando sono andato via è stata la mia svolta. In tre mesi mi è cambiata la vita: il 7 dicembre ero in tribuna in Torino-Fiorentina e il 28 marzo 2009, al debutto in Nazionale in Montenegro-Italia, ho segnato il mio primo e per ora unico gol in azzurro. Anche per questo vorrei andare al Mondiale, per segnare un gol».

Pazzini ha duramente criticato il pallone ufficiale del Mondiale. «I palloni sono un disastro - ha sentenziato - sia per i portieri che per noi, perché volano. Si fa fatica a controllarli. E' un problema molto grande per i portieri, ma lo è anche per gli altri giocatori». Al mercato e alle voci di un suo trasferimento Pazzini non pensa: «Non so nulla e non voglio sapere nulla, i miei pensieri sono tutti concentrati qua. Potrebbe essere il mio primo Mondiale e sarebbe stupido pensare ad altro», ha concluso.