29 marzo 2024
Aggiornato 05:30
Le scuse del giocatore

Balotelli: sono frustrato, esasperato e logorato

L'attaccante dell'Inter torna a chiedere scusa per il gesto: «Non ho controllato la tensione»

MILANO - Mario Balotelli torna a chiedere scusa. Dopo averlo fatto lo scorso primo aprile nei confronti dell'allenatore Jose Mourinho e dei compagni di squadra, riconquistando così un posto fra i convocati dopo avere saltato 5 partite per motivi disciplinari, oggi l'attaccante nerazzurro si scusa con i suoi tifosi per il gesto della maglia buttata a terra alla fine di Inter-Barcellona 3-1, la semifinale di andata di Champions League giocata martedì a San Siro.

«Chiedo scusa a tutti», scrive Balotelli in dichiarazioni riprese dal sito ufficiale dell'Inter. «Quando sono entrato in campo e ho sentito i fischi della gente e le urla dell'allenatore, ho perso la testa, non capivo più niente e poi alla fine mi son tolto la maglia solo per sfogare la mia rabbia. Mi dispiace di non essere riuscito a controllare la tensione e la frustrazione che da mesi mi stanno logorando».

Le scuse di Balotelli arrivano a poche ore dal «benservito» ricevuto dai tifosi, che dal sito della Curva Nord, il cuore del tifo nerazzurro, avevano sancito la definitiva rottura con l'attaccante: «Hai infangato la maglia, addio, per noi non esisti più», hanno scritto. Balotelli, allora, chiarisce: «Non ce l'ho con i tifosi, tanto meno con quelli della Curva. Mi hanno sempre sostenuto anche quando gli altri mi fischiavano. Per loro - riporta il sito del club nerazzurro - vorrei che l'Inter potesse vincere tutto. Finchè indosserò la maglia dell'Inter farò tutto quello che posso per onorarla. Sto attraversando uno dei momenti più difficili della mia vita, sono esasperato ma ho sbagliato a sfogarmi in quel modo. Ora spero di riuscire a risolvere i problemi che ho con alcuni compagni e con la società con l'aiuto delle persone che mi vogliono bene e del mio procuratore».