Balotelli: pronto a diventare il numero uno al mondo
«Non voglio rovinare il mio sogno, sono un ragazzo solare». Stankovic: «È un bambino»
MILANO - «Io sto come prima. Sto bene e sono pronto a diventare il giocatore più forte del mondo, lo sono sempre stato». Mario Balotelli guarda al futuro e non parla dell'Inter all'indomani della nuova rottura con la squadra nerazzurra e, soprattutto, con i tifosi.
A meno di 24 ore dalla maglia scagliata in terra e dal plateale battibecco con i tifosi del Meazza nella semifinale di Champions League con il Barcellona, l'attaccante ha parlato ai microfoni di Sky Sport 24 a margine della presentazione di un libro su Stefano Borgonovo, l'ex attaccante di Fiorentina e Milan colpito da sclerosi laterale amiotrofica. «Difficoltà a farmi apprezzare? L'85% della mia vita lo vivo fuori casa, sotto i riflettori. Quando le cose non vanno bene la gente pensa che non sorrido, ma io sono un ragazzo solare», ha spiegato Balotelli, che si è detto «tranquillo»: «E' da quando sono piccolo che ho questo sogno, diventare il giocatore più forte al mondo, non voglio rovinarmelo». Gli si chiede se davvero la gente non gli perdoni nulla e Balotelli risponde con un sorriso, mentre il procuratore Mino Raiola lo allontana dal microfono.
PROVVEDIMENTI - Un nuovo caso Balotelli dunque, che tiene banco in casa Inter offuscando in qualche modo la performance dei nerazzurri contro il Barcellona. «Se prenderemo dei provvedimenti? Qualcosa ci sarà - ha detto Massimo Moratti - , c'è un purtroppo in tutte le cose della vita. Il desiderio, però - ha aggiunto il patron del club -, è anche quello che il giocatore si reintegri al più presto con il resto della squadra perché abbiamo bisogno di lui».
SPOGLIATOI ROVENTI - Nello spogliatoio è stato duro il confronto fra Mario e alcuni compagni. «Materazzi voleva matarlo (ammazzarlo, ndr), mai vista una cosa del genere», ha raccontato Zlatan Ibrahimovic. Duro il commento anche di capitan Zanetti: «il suo gesto è stato una nota stonata. Dispiace che si possa rovinare una festa come questa con un gesto del genere. Mario deve capire tante cose, come stare tranquillo e fare ciò che sa, ovvero giocare a pallone». Oltre le parole sono andati alcuni tifosi, che hanno atteso Balotelli nei pressi della sua auto nel garage dello stadio. Uno gli ha tirato un ceffone ed è iniziato un parapiglia. Per placare gli animi sono intervenuti il presidente Massimo Moratti e il dirigente Marco Tronchetti Provera. «Mario è un ragazzo, questa sera voglio pensare soprattutto alla vittoria ma credo dia qualcosa che si rimarginerà ed è una lezione di vita che potrà essergli utile», ha osservato Moratti, che probabilmente prenderà provvedimenti contro il giocatore nei prossimi giorni.
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