20 aprile 2024
Aggiornato 04:30
Violenza calcio

Gli ultras del Napoli costrinsero i tifosi a lasciare lo stadio

In occasione della partita Napoli-Chievo di maggio 2009

NAPOLI - Erano riusciti persino a 'convincere' un'intera Curva dello stadio San Paolo di Napoli ad abbandonare gli spalti in segno di disappunto per le prestazioni meno esaltanti della squadra di calcio del Napoli. E' stato accertato anche questo nel corso delle indagini condotte dagli agenti della Digos di Napoli e dalla Procura partenopea che questa mattina hanno portato all'arresto di quattro ultras appartenenti ai gruppi di tifo organizzati 'Mastifs' e Fedayn.

In occasione della partita Napoli-Chievo del 31 maggio del 2009, Fabio Zizolfi e Carlo Misuraca, in concorso tra loro e con altre persone non identificate del gruppo 'Fedayn' avevano incitato l'abbandono della Curva da parte di tutti i tifosi. In particolare, secondo gli inquirenti, i due avevano condotto «reiterati episodi di violenza volti ad ottenere, in maniere coatta la partecipazione di tutti tifosi alla plateale manifestazione di protesta organizzata dal predetto gruppo ultras. E' emerso che Zizolfi e Misuraca avrebbero prima intimato attraverso un megafono a tutti gli spettatori della Curva A di abbandonare gli spalti e di allontanarsi quindici minuti prima della conclusione della partita. Il significato intimidatorio della richiesta fu poi ulteriormente incoraggiato dall'esplosione di lacrimogeni.

Secondo le accuse, i due ultras avrebbero, inoltre, spinto alcuni tifosi verso le uscite per allontanarsi dal San Paolo. L'azione è stata definita «preordinata» dal momento che era stata già pubblicizzata mediante un capillare distribuzione di volantini all'esterno dello stadio oltre che considerata di grande 'impatto mediatico' doveva «senz'altro rappresentare - scrive il procuratore aggiunto Giovanni Melillo - una plateale dimostrazione di forza e solidità dell'organizzazione 'Fedayn', idelamente diretta a tutti i suoi possibili interlocutori».