8 maggio 2024
Aggiornato 23:30
Sport. Formula 1

Massa: con Alonso una coppia che farà grande la Ferrari

Il brasiliano: «Dobbiamo metterci l'uno a disposizione dell'altro»

MADONNA DI CAMPIGLIO - Smentendo le voci di possibili tensioni con il nuovo compagno di squadra Fernando Alonso, il brasiliano Felipe Massa spera di pote costituire con lo spagnolo una coppia in grado di «portare risultati positivi» alla Ferrari nel Mondiale 2010 di Formula 1. Arrivato all'inizio della settimana a Madonna di Campiglio per il tradizionale appuntamento con la rassegna motoristica «Wrooom», dedicata alle rosse italiane Ferrari e Ducati, Massa ha ammesso di avere parlato «più con Alonso in questi giorni che in tre anni con Kimi Raikkonen», sottolineando comunque che l'ex compagno finlandese «parla pochissimo con tutti» e che la loro relazione è stata «comunque buona, anche senza parlare».

Il brasiliano, protagonista del pauroso incidente durante le prove del Gran Premio di Ungheria dello scorso luglio nel quale ha rischiato la vita e che lo ha costretto a saltare tutto il resto del Mondiale 2009, ha ottenuto la conferma da Maranello e ora si appresta a tornare in pista con rinnovate ambizioni. «Alonso ed io ovviamente ambiamo a stare davanti, quindi in pista ce la giocheremo, ma questo è lo sport», ha detto oggi Massa.

«Abbiamo cominciato a parlare della nuova macchina e cercato di capire cosa fare per renderla competitiva. Per raggiungere buoni risultati, per sviluppare al massimo le potenzialità della monoposto dovremo però lavorare in armonia. Siamo in un team importante, sappiamo cosa fare e sappiamo che se sapremo professionalmente mettere a disposizione l'uno dell'altro le nostre capacità potremo poi avere migliori risultati in pista».

Fra i due, insomma, crede Massa, potrà nascere una rivalità positiva per il bene comune della Ferrari. «Non credo che ci saranno scintille, possiamo benissimo lavorare assieme», ha detto il brasiliano. Che ha ribadito di avere superato anche un primo screzio risalente al Gran Premio di Germania del 2007, quando dopo una lotta in pista finita con un contatto e la vittoria dello spagnolo si sentì definire «disonesto» dall'allora rivale, ed un secondo legato ad un commento del brasiliano in merito al «crashgate» di Singapore 2008, quando Massa disse che Alonso non poteva essere all'oscuro del piano ordito dal team Renault per provocare l'incidente dell'altro brasiliano Nelsinho Piquet e favorire la fuga in testa dello spagnolo.

«Abbiamo avuto dei problemi e ne abbiamo parlato», ha detto Massa. «Dopo quel Gp in Germania io avevo fatto i miei complimenti ad Alonso, lui si riferì a me in quel modo, ma poi ammise di avere sbagliato e mi chiese scusa davanti a tutti. Quindi la vicenda si è chiusa lì, non sono certo il tipo che porta rancore. E personalmemte non ho problemi nei suoi confronti».

Massa ha però confermato di avere parlato di quell'incidente in tempi non sospetti con lo stesso Piquet e con Briatore, già prima che lo scandalo esplodesse, perché era rimasto sempre scettico sulla dinamica. «Quella dinamica mi era sembrata 'perfetta' per la Renault, quindi ho espresso i miei dubbi a Nelsinho», ha detto Massa. «Lui ha riso, ma evidentemente non mi ha voluto dire la verità, ma io ho capito, non poteva parlare, gli ho detto che ne avremmo ridiscusso in futuro. E poco tempo dopo la storia è diventata pubblica. Ho fatto le stesse domande a Briatore, lui mi ha risposto che era impossibile, con qualche sorrisetto». Massa era al comando della gara quando l'incidente di Piquet, avvenuto appena dopo il pit-stop di Alonso, lo costrinse ad una sosta ai box imprevista che culminò nel famoso incidente al rifornimento (il brasiliano ripartì con il tubo della pompa ancora inserito nel serbatoio) e che gli costò uno zero in classifica in quella gara. Massa perse il Mondialem del 2008 per un solo punto a vantaggio dell'inglese Lewis Hamilton della McLaren-Mercedes. «E se parlassi ancora con loro due, questo non cambierebbe le cose. Meglio pensare al presente e al futuro, il passato è passato», ha detto il brasiliano della Ferrari. «Ora tutti sanno quello che è successo nel 2008, è molto frustrante sapere che quello che è successo ha cambiato la storia del campionato, ma io ora posso solo sperare che fatti del genere non si ripetano».