28 agosto 2025
Aggiornato 10:00

F1, nel caos qualifiche le due BrawnGp partono in prima fila

Oggi Gp di Melbourne, penalizzate Toyota e McLaren di Hamilton

MELBOURNE - Riparte tra contestazioni, reclami e musi lunghi la stagione della Formula 1. Il primo gran premio dell'anno, quello che si disputerà questa mattina a Melbourne (le 8 ora italiana), in Australia, ha già offerto polemiche e colpi di scena a più non posso, senza che ancora la bandiera a scacchi sia stata sventolata per la prima volta in questo 2009.

Se prima delle prove ufficiali nella terra dei canguri le polemiche riguardavano i diffusori delle scuderie BrawnGp, Toyota e Williams, giudicati ai limiti del regolamento e su cui la Fia si esprimerà soltanto il 14 aprile prossimo, dopo le prove ufficiali l'attenzione si è spostata sui cambi e gli alettoni. Nelle prove libere di venerdì il dominio è appartenuto alla Williams con Nico Rosberg più veloce di tutti con il tempo di 1'26:053 davanti a Rubens Barrichello della BrawnGp e a Jarno Trulli della Toyota. Nei primi sette, si sono posizionati i sei piloti delle tre case contestate per i discussi diffusori. Ieri le qualifiche ufficiali hanno dato ancora più spettacolo con le due monoposto BrawnGp - team nato dalle ceneri della Honda - davanti a tutti, nonostante il carico di benzina superiore a molte altre macchine. Primo il britannico Jenson Button con il tempo di 1'26:202 seguito dal compagno di squadra, il brasiliano Rubens Barrichello (1'26:505). Terzo Sebastian Vettel con la Red Bull.

Delusione per le due Ferrari con Felipe Massa settimo e Kimi Raikkonen nono. L'autore della pole position ha commentato il risultato con grande entusiasmo: «Abbiamo passato cinque, sei mesi durissimi, perché non sapevamo se avremmo potuto continuare a correre, non avevamo un futuro, quindi avere conquistato questa pole position è decisamente incredibile. Io non posso far altro che ringraziare Ross Brawn e Nick Fry (i due fondatori della neonata scuderia, ndr) per averlo permesso, ma questo è quello che ci meritiamo, visto quanto abbiamo passato. E' veramente difficile trovare le parole adatte per spiegare - ha aggiunto -. La squadra è davvero unita, abbiamo lavorato veramente duro questo inverno».