F1: Regole, tagli e kers: sarà il Mondiale più incerto di sempre
La nuova stagione scatterà il 29 marzo con il GP d'Australia
Le nuove regole su motori e pneumatici, il kers, il cambiamento epocale imposto dalla federazione internazionale (e mal digerite dall'associazione dei team, la Fota) sull'assegnazione del Mondiale per vittorie e non più per punti, i tagli ai budget delle scuderie e alle spese di tutto il circus per la crisi economica globale: è questo lo sfondo di un Mondiale di Formula 1 che si annuncia come il più incerto di sempre.
L'intenzione della FIA è evidente: mettere fine al duopolio Ferrari-McLaren ed aprire la corsa al titolo a più team, sebbene il Mondiale 2008 si sia rivelato molto emozionante, deciso solo all'ultima curva dell'ultimo Gran Premio, in Brasile, in favore dell'inglese Lewis Hamilton a scapito del brasiliano Felipe Massa. In una stagione nella quale però le rosse del Cavallino e le frecce d'argento hanno mancato la vittoria solo in quattro occasioni su diciotto gare.
La nuova stagione scatterà come da tradizione con il Gran Premio d'Australia, in programma il 29 marzo sul circuito semi-cittadino di Melbourne. «Nessuno avrà il coraggio di dire di sentirsi più forte di Ferrari e McLaren, però non posso che constatare quanto il nostro team sia vicino», ha osservato il pilota polacco Robert Kubica della BMW-Sauber, lo scorso anno vittorioso in Canada. Gli ultimi test compiuti in Spagna hanno per altro contribuito ad infittire l'enigma attorno allo stato di salute della nuova McLaren-Mercedes, sempre in fondo alle classifiche giornaliere sia con il campione del mondo Hamilton che con il finlandese Heikki Kovalainen.
Pronti ad approfittare di un possibile calo della squadra anglo-tedesca, oltre alla BMW - «vogliamo lottare per il titolo», ha detto il direttore sportivo Mario Theissen -, anche il due volte iridato spagnolo Fernando Alonso, lo scorso anno capace di portare a un duplice successo una Renault decisamente inferiore alle altre monoposto. Senza contare la voglia del tedesco Sebastian Vettel di fare ancora meglio dello scorso anno (clamorosa vittoria a Monza con la Toro Rossa, il più giovane pilota ad avere mai vinto un GP nella storia della Formula 1) grazie ad una Red Bull in grado di garantirgli qualcosina in più in termini di velocità. E sullo sfondo ecco anche i tempi incredibili fatti segnare nei test dalla neonata BrawnGP, la scuderia nata dalle ceneri della Honda, diretta dall'ex-ferrarista Ross Brawn e motorizzata Mercedes.
Il nuovo regolamento tecnico, che secondo Adrian Newey (direttore tecnico della Red Bull) hanno imposto «il più grande cambiamento da quando nel 1983 fu introdotto il fondo piatto», ha imposto ai team una rivoluzione aerodinamica assai evidente, con il profilo di tutte le monoposto profondamente diverso rispetto al passato, con alettoni posteriori più piccoli a cercare di garantire meno resistenze ai piloti che tentano i sorpassi, e decisamente più grandi nell'anteriore. Ci sarà poi il ritorno obbligatorio alle gomme lisce. Mentre è ancora poco chiaro il comportamento che i team terranno nei confronti del kers, il pubblicizzatissimo sistema di recupero di energia cinetica, molto costoso dal punto di vista dello sviluppo (tra i 120 e i 150 milioni di euro complessivi), il cui utilizzo ha creato tanti problemi ai progettisti. Fino ad ora solo la Renault ha ufficialmente annunciato di volerlo provare in Australia. Più spettacolo, più sorpassi, più lotta, più piloti e team coinvolti. Questo è il prodotto che il pubblico sogna e per il quale le nuove regole sono state pensate. La messa in pratica dovrà dire ora se la strada intrapresa è quella giusta. All'Australia toccherà il primo verdetto.
Di certo, le novità non sono piaciute alla Fota, che ieri ha fatto sentire la sua voce per bocca del presidente Luca Cordero di Montezemolo. «E' assurdo che a una settimana dal via si sia creata una situazione tanto negativa per la credibilità di questo sport», ha detto. Una frase lapidaria, che nasconde la reale intenzione dei team: cercare di far saltare l'accordo tra Mosley ed Ecclestone, tornando all'origine. Ci proveranno facendo appello all'articolo 199 del regolamento che impedisce alla Fia di modificare le norme nei 20 giorni precedenti l'inizio del campionato, fatta eccezione per quelle decise all'unanimità dai team. L'unanimità tra i 10 Costruttori della Fota c'è, ma non piacerà né a Mosley né ad Ecclestone.
- 04/10/2020 Honda lascerà la Formula 1 a partire dalla fine del 2021
- 01/07/2020 Charles Leclerc: «Ho imparato molto dai duelli con Verstappen»
- 28/06/2020 Sebastian Vettel scalda i motori: «Non vedo l'ora di tornare a correre, ma sarà dura senza i tifosi»
- 25/06/2020 Vettel e Leclerc al Mugello: «Bello, ce la siamo goduta»