1 maggio 2024
Aggiornato 23:30
Salute

Ipersensibilità dentinale: che cos'è e come contrastarla

É un problema dovuto all'esposizione della dentina, uno dei tessuti duri del dente, che racchiude la polpa ed è fisiologicamente sensibile, in quanto attraversata da tubuli che contengono fibre nervose

Ipersensibilità dentinale: che cos'è e come contrastarla
Ipersensibilità dentinale: che cos'è e come contrastarla Foto: ANSA

L'ipersensibilità dentinale è un problema piuttosto comune, che affligge circa il 25-30% della popolazione. É dovuto all'esposizione della dentina, uno dei tessuti duri del dente, che racchiude la polpa ed è fisiologicamente sensibile, in quanto attraversata da tubuli che contengono fibre nervose.

Di norma, è coperta dallo smalto e dalla gengiva, per tanto non è a diretto contatto con l'ambiente orale. Tuttavia, a seguito di fattori traumatici abrasivi (errato spazzolamento), patologici (malattia parodontale) od erosivi (sostanze acide a contatto con i denti), la dentina si trova ad essere esposta e risponde con il dolore a stimoli termici, chimici, tattili od osmotici.

I denti ad essere maggiormente colpiti sono, tendenzialmente, i premolari ed i canini, ma nel caso dei pazienti con problemi parodontali, il dolore può manifestarsi anche a livello dei molari e degli incisivi inferiori. Ad essere maggiormente colpite sono le donne e le persone tra i 20 ed i 40 anni di età.

Soffri di ipersensibilità dentinale e non sai a chi rivolgerti? L'importante è cercare un dentista Milano o nella tua città, con cui stringere un rapporto di fiducia e con il quale programmare regolari controlli, in modo da individuare la terapia più adatta alle proprie necessità.

Fattori di rischio e cause predisponenti

L'esposizione della dentina ed il conseguente manifestarsi della sensibilità dentale può avere diverse cause, come abrasioni, che insorgono a seguito di uno spazzolamento non corretto, che prevede l'impiego di eccessiva forza o di una tecnica inadeguata. A ciò si può aggiungere anche l'uso di dentifrici e di spazzolini di scarsa qualità. Queste cattive abitudini, a lungo andare, portano lo smalto a consumarsi e le gengive a ritrarsi, esponendo il tessuto dentale sottostante.

Tuttavia, l'ipersensibilità dentinale può insorgere anche a seguito di erosioni, che si generano per il consumo eccessivo di alimenti o bevande acide, che portano anche in questo caso all'erosione dello smalto ed all'esposizione della dentina. Ciò avviene, però, anche nei soggetti affetti da disturbi del comportamento alimentare (bulimia ed anoressia), per il pH fortemente acido del vomito, nonché nei pazienti affetti da reflusso gastro-esofageo, a causa del contatto del contenuto gastrico acido con i denti.

Non bisogna dimenticare, però, il bruxismo, che porta all'usura dei tessuti dentali a seguito del digrignamento. Infine, si può ricordare l'ipersensibilità dentinale iatrogena, che compare come effetto collaterale di alcuni trattamenti odontoiatrici (sbiancamenti professionali), procedure di protesi (preparazione di monconi come corone) e terapie parodontali (chirurgia resettiva o levigature radicali).

Terapie e prevenzione

Le modalità di intervento dipendono dalla diffusione e dalla gravità dell'ipersensibilità. Tuttavia, tendenzialmente, le terapie professionali prevedono l'impiego di principi attivi, in grado di contrastare l'insorgenza di tale disturbo, mediante il sigillo dei tubuli dentali (nitrato di potassio in gel, fosfato di calcio, fluoruro di sodio, ecc.). Determinanti, però, sono anche i trattamenti domiciliari, a base di dentifrici e colluttori specifici per i denti sensibili, contenenti fluoruro stannoso e nitrato di potassio.

A ciò va aggiunta anche l'adozione di una tecnica di spazzolamento adeguata, l'impiego di strumenti per l'igiene orale di qualità, l'assunzione limitata di alimenti acidi e l'impiego di byte in caso di digrignamento. Detto ciò, è importante sottolineare che la prevenzione è fondamentale per limitare il rischio di insorgenza dell'ipersensibilità dentinale. Per tanto è necessario effettuare regolari controlli dal dentista ed adottare abitudini sane da portare avanti tutta la vita.