19 aprile 2024
Aggiornato 06:00
I rischi dell’abuso di farmaci

Gli antibiotici e gli antiacidi fanno ingrassare i bambini e li mettono a rischio obesità

I bambini, anche se non dovrebbe, sono tra i maggiori consumatori di antibiotici e antiacidi. Questa abitudine, oltre a essere deleteria per la salute, li espone al rischio sovrappeso e obesità

Bambino obeso
Bambino obeso Foto: kwanchai_c | shutterstock.com Shutterstock

Bambini sempre più grassi e obesi. Forse però il problema non è soltanto questione di dieta, ma a quanto pare anche di farmaci che assumono. I ricercatori guidati dal dottor Christopher M Stark del Department of Pediatrics, William Beaumont Army Medical Center di El Paso, Texas (Usa) hanno scoperto infatti che i bambini che assumono antibiotici e antiacidi hanno un elevato rischio di diventare obesi. Gli autori dello studio ritengono che, tra le diverse cause, vi sia l’alterazione del microbioma intestinale (la flora batterica) da parte di questi farmaci che, nel lungo periodo, predispongono al sovrappeso e all’obesità.

Intestino alterato
Diverse ricerche hanno ormai collegato la composizione dei batteri intestinali (il microbioma) a vari aspetti della salute umana, compresa l’obesità. Solo che questo è un equilibrio delicato, e  alcuni farmaci, come gli antimicotici e antagonisti dell’acido soppressivo-istamina 2 (H2RA) e gli inibitori della pompa protonica (PPI), possono alterare il tipo e il volume dei batteri nell’intestino.

Le prove sui bambini
Nel tentativo di comprendere se l’esposizione a questi farmaci nella prima infanzia potrebbe aumentare il rischio di obesità, il team di ricerca ha esaminato i farmaci prescritti a 333.353 bambini primi due anni della loro vita. Le cartelle cliniche dei partecipanti erano state inserite nel database del sistema sanitario militare statunitense tra il 2006 e il 2013. Dai dati raccolti si è stabilito che, durante questo periodo, a 241.502 bambini (il 72,5%) era stato prescritto un antibiotico; a 39.488 (poco meno del 12%) un H2RA; e a 11.089 bambini (poco più del 3%) un PPI. Infine, a 5.868 bambini sono stati prescritti tutti e tre i tipi di farmaci.

L’incidenza sul peso e il grasso corporeo
Dopo aver analizzato i dati, i ricercatori hanno scoperto che circa 46.993 bambini (poco più del 14%) sono diventati obesi, di cui 9628 (11%) non avevano ricevuto antibiotici o soppressori dell’acidità. I bambini nati con taglio cesareo e quelli i cui genitori erano sotto il grado ufficiale avevano più probabilità di diventare obesi. Tuttavia, dopo aver preso in considerazione fattori potenzialmente influenti, una prescrizione di antibiotici o di soppressori dell’acidità, si è associato un aumento del rischio di obesità entro l’età di 3 anni – l’età media alla quale l’obesità è stata identificata per la prima volta in questi bambini. In particolare, una prescrizione di antibiotici era associata a un aumento del 26% del rischio di obesità. Questa associazione persisteva, indipendentemente dal tipo di antibiotico, e rinforzata con ogni classe aggiuntiva di antibiotico prescritta. I soppressivi dell’acido gastrico erano anche associati a un aumentato rischio di obesità, sebbene in misura minore, e questa associazione si rafforzava per ogni 30 giorni di somministrazione prescritta. «Esiste un importante ruolo terapeutico per i farmaci che alterano il microbiota – scrivono i ricercatori – I rischi a lungo termine per la salute devono essere valutati rispetto ai benefici a breve termine. Infine, gli autori sottolineano che la prescrizione eccessiva di antibiotici e soppressori dell’acido, anche nei bambini piccoli , è »un problema significativo».

Riferimento: British Medical Journalhttp://dx.doi.org/10.1136/gutjnl-2017-314971.